Crisi: Datagiovani, oltre 28 mila gli imprenditori under 30 'spariti' (3)
Economia
(Adnkronos) - Solo i servizi tengono. Rispetto al 3° trimestre 2008 l'unico settore economico che sembra mantenere appeal e possibilita' imprenditoriali per i giovani e' quello dei servizi, che oltre ad essere uno di quelli in cui l'incidenza dei giovani rispetto al totale e' piu' consistente (oltre il 6%) registra una crescita di oltre 2.800 unita' (sebbene rispetto al 2005 la flessione sia del 13%). Malissimo invece il comparto manifatturiero, che con un terzo di giovani imprenditori in meno rispetto al 3° trimestre 2008 e quasi la meta' sul 2005 mostra una vera e propria emorragia. Nel complesso, almeno rispetto all'inizio della crisi, l'agricoltura segna tendenze meno negative (-6,5%). Le province sull'asse Nordovest/Centro spiccano per i tassi di imprenditorialita' piu' elevati. Guardando ai dati provinciali, si puo' notare come un'ampia area del Nordovest fino alla bassa Toscana, passando per l'Emilia Romagna, presenti tassi di imprenditorialita' giovanile molto piu' elevati. Nella top 20 delle province per maggiore presenza di titolari ed amministratori giovani sugli Under 30 residenti troviamo 6 toscane, con Prato in cima alla classifica (69,5 imprenditori ogni 1.000 giovani), 3 piemontesi, con Cuneo al terzo posto (68,9 imprenditori ogni 1000 giovani), 2 liguri (Savona occupa il secondo gradino del podio, 69,2), e 2 emiliano-romagnole. Le eccezioni del Sud sono rappresentate da Nuoro, Enna e Crotone. Rispetto al 2005, in termini di tasso di imprenditorialita', le primissime posizioni non mostrano grandi stravolgimenti ad eccezione di Nuoro, che fa un balzo in avanti di 45 posizioni; scalano molte posizioni verso la vetta anche Enna e Aosta.