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Animali: Cfs, degrado fiumi mette la lontra a rischio estinzione in Italia

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Cronaca

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Roma, 22 mar. - (Adnkronos) - Degradazione degli ambienti fluviali, presenza invasiva dell'uomo e inquinamento mettono a rischio la presenza in Italia della lontra, mammifero che attualmente sopravvive nel nostro Paese, in circa 220-260 esemplari, solo in alcune zone del sud (Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) e del centro-sud (Molise e Abruzzo). E' quanto e' emerso dall'incontro organizzato dal Corpo forestale dello Stato in occasione della 'Giornata mondiale dell'acqua', che ha avuto come protagonista proprio il simpatico mustelide, 'mammifero chiave' degli ecosistemi fluviali, la cui diffusione in Europa e' concentrata soprattutto in Finlandia, Irlanda, Scozia, Portogallo, Grecia e in alcuni Paesi dell'Est. Da molti anni il Corpo forestale dello Stato contribuisce, in collaborazione con vari Enti ed Universita', alla realizzazione di progetti volti al monitoraggio delle popolazioni e alla conservazione di esemplari in cattivita'. Tra gli obiettivi principali dell'attuale piano d'azione per la conservazione della lontra c'e' l'aumento della popolazione italiana, cosi' che la specie possa passare dalla categoria 'In pericolo' a quella 'Vulnerabile', ovvero a minor rischio. Il raggiungimento di tale obiettivo, sottolinea il Cfs, presuppone un impegno indirizzato a ridurre i principali fattori limitanti e di mortalita'. E una prima considerazione incoraggiante emerge dagli studi, a cui il Corpo forestale ha contribuito, che attestano un incremento numerico della lontra, che e' passata dai circa 100-130 esemplari negli anni '90 ai circa 220-260 esemplari, stimati ai giorni nostri. (segue)

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