Cerca
Cerca
+

Arte: a Parma le visioni della Divina Commedia da Dore' a Nattini

default_image

Cultura

  • a
  • a
  • a

Parma, 27 mar.(Adnkronos) - La Divina Commedia, l'immenso poema di Dante Alighieri, rivive a Parma nelle creazioni dei grandi illustratori che hanno tradotto in immagini le visioni del Sommo Poeta. Incubi, angosce ed estasi sono presentate in un percorso, dalle tenebre dell'inferno alla luce del paradiso, allestito nelle sale espositive della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, a Parma. Dal 31 marzo all'1 luglio sara' aperta, infatti, la mostra, proposta dalla Fondazione presieduta da Giancarlo Forestieri e curata da Stefano Roffi, 'Divina Commedia. Le visioni di Gustave Dore', Francesco Scaramuzza e Amos Nattini'. L'inizio della mostra, con la discesa alla Sala dell'Inferno, rappresenta un forte contrasto sottolineato dalla Sinfonia dantesca di Franz Liszt, grande musicista contemporaneo di Dore' e di Scaramuzza, che accompagna il visitatore con le drammatiche note dedicate alla prima Cantica, passando poi per la Sala del Purgatorio fino al culmine mistico del Magnificat nella Sala del Paradiso. Il catalogo presenta un saggio di Emanuele Bardazzi e Francesco Parisi sul tema "L'illustrazione della Divina Commedia attraverso i secoli" e testi di Mauro Carrera, Anna Mavilla, Cinzia Cassinari, Stefano Roffi dedicati ai protagonisti della mostra. L'opera piu' importante di Francesco Scaramuzza (Sissa presso Parma 1803 - Parma 1886) e' l'illustrazione della Divina Commedia. Dei 243 grandi disegni a penna (73 per l'Inferno, 120 per il Purgatorio, 50 per il Paradiso), egli ne dedica ben 18 al solo canto XXXII dell'ultima cantica, tanto era attratto dallo scenario dell'Empireo ideato dal Poeta. Gli atteggiamenti e gli attributi iconografici dei personaggi, nonche' le ambientazioni, sono tesi a sviluppare la pietas del lettore-osservatore e quindi a valorizzare il messaggio dantesco. (segue)

Dai blog