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Pittura: l'Umbria celebra Luca Signorelli, artista 'de ingegno' (5)

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Cultura

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(Adnkronos) - Il monumentale palazzo Vitelli alla Cannoniera, a Citta' di Castello, e' il terzo sito della rassegna, per una precisa scelta dei curatori di non spostare dalla Pinacoteca Comunale alcun dipinto del maestro cortonese; anzi di incrementare il gia' importante nucleo esistente con altre opere provenienti da collezioni italiane e straniere. Al tempo della signoria dei Vitelli, Citta' di Castello offri' al pittore molte, importanti occasioni di lavoro. Oltre ai ritratti di alcuni esponenti della famiglia Vitelli, l'artista esegui' infatti svariati dipinti per le principali chiese cittadine, a cui guardo' con attenzione il giovane Raffaello. Restano a Citta' di Castello il Martirio di San Sebastiano, l'appena restaurato gonfalone di San Giovanni Battista e la gigantesca pala di Santa Cecilia, opera tarda (1517 circa), ma di estremo interesse per comprendere il funzionamento della bottega signorelliana. Dopo il 1510, Signorelli concesse ampio spazio ai suoi collaboratori, pur non mancando di fornire disegni, spunti e idee compositive. Accanto alle opere della Pinacoteca, vengono presentati una decina di dipinti. Fra questi il bel tondo della Galleria Comunale di Prato, alla cui esecuzione potrebbe aver concorso Francesco Signorelli, nipote dell'artista e suo principale collaboratore, i Santi Rocco e Sebastiano dell'Accademia Carrara di Bergamo, una Presentazione al Tempio di collezione privata e una serie, interessantissima, di predelle tuttora sottoposte al vaglio della critica per la loro storia antica scarsamente documentata (la predella di Bucarest, della pala di Castel Sant'Angelo, della pala di Foiano della Chiana, dell'Assunzione di Cortona). Come per le altre grandi mostre dell'Umbria, anche per Signorelli sono promossi itinerari di visita nei siti che conservano opere dell'artista, in particolare nella Valtiberina: i poco noti ma fascinosi affreschi con 'Storie della Passione', che il pittore cortonese realizzo', verso il 1510, nell'Oratorio di San Crescentino a Morra, la chiesa-museo di Santa Croce di Umbertide con la tavola raffigurante la Deposizione dalla Croce del 1516 e, oltrepassando gli attuali confini amministrativi, lo stendardo di Sant'Antonio, conservato nella chiesa omonima di Sansepolcro. Senza dimenticare che Cortona, la sua citta' natale, conserva alcuni grandi capolavori come la Comunione degli Apostoli e il Compianto su Cristo morto nel Museo Diocesano.

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