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Lucca trova il surrealismo

nelle fotografie di Man Ray

Carlotta Clerici
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Dal 12 settembre al 22 novembre, il Lucca Center ofContemporany Art spalancherà le porte al surrealista Man Ray. A diffondere ilpensiero del grande rivoluzionatore della fotografia, sarà una mostramonografica, incentrata sulla figura del grande amore dell'artista JulietBrowner. Un percorso articolato in 50 ritratti che Man Ray scattò alla moglie trail 1941 e il 1955. L'esposizione ‘Man Ray. The fifty faces of Juliet',realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano, offrirà inquesto modo al pubblico l'opportunità di vedere per intero tutto il ciclodedicato alla sua musa ispiratrice. Si tratta di immagini in bianco e nero, avolte vivacizzate grazie all'apporto manuale di pastelli colorati, dove la bellaJuliet si presta alle sperimentazioni del marito, costruendo insieme a lui ununiverso estremo ma elegante. La serie è un chiaro esempio del lavoro di unartista che tra i primi riuscì ad intuire le potenzialità artistiche del mezzofotografico, arricchendo il linguaggio della pellicola con una complessità senzaprecedenti. Tra le sue scoperte, la più importante è senza dubbio la tecnica delRayograph. Un procedimento all'apparenza semplice, con le foto ottenuteappoggiando oggetti direttamente sulla carta fotografica, ma che riuscì a darvita a visioni decisamente suggestive. Con i suoi Rayogrammi, definizione che Rayderivò dal suo stesso cognome, l'artista riuscì, infatti, a dare vita aldisegno luminoso, scandagliando l'inquietudine del quotidiano in una manieratalmente profonda da riuscire ad evocare e ad esaltarne il fascino paradossale.

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