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Medicina: solo 14% italiane usa pillola, ancora troppi tabu'

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Salute

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Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Le donne italiane non scelgono la pillola. Solo il 14,2% del gentil sesso, infatti, utilizza questo anticoncezionale; una percentuale bassa rispetto ad altri Paesi europei, come il Portogallo che registra un 58,9%. Le nostre connazionali iniziano ad usarla tardi e spesso la abbandonano. Sono ancora vittime di numerosi tabù e pensano che possa provocare danni alla salute. A spiegarlo e' un'indagine realizzata da Doxa Marketing Advice a febbraio di quest'anno su un campione di mille donne, in eta' fertile, dai 18 ai 50 anni, su tutto il territorio nazionale, presentata questa mattina a Roma. Dall'indagine risulta che il 78,3% e' favorevole all'utilizzo della pillola come metodo contraccettivo contro un 21,7% di contrarie. E il motivo e' soprattutto ideologico: la pillola ha 'liberato' le donne. Ma la preferenza non significa utilizzo. "Poter contare su un metodo efficace per controllare la propria fertilità ha dato alle italiane maggior sicurezza nel gestire la propria sessualità - spiega Massimo Sumberesi, direttore generale Doxa Marketing Advice - La contraccezione orale ha segnato una sorta di spartiacque nel processo di emancipazione della donna. La ricerca ha messo in luce anche quali siano i timori ricorrenti e un dato, in particolare, desta stupore: tra le donne al di sotto di 25 anni la necessita' di andare dal medico per la prescrizione e' motivo di rifiuto". Le resistenze, spiega la ricerca, sono legate soprattutto a eventuali effetti collaterali. Il timore più diffuso e' che la pillola non protegga da malattie a trasmissione sessuale (62,5%), faccia ingrassare (47%) o sia scomoda perché occorre ricordarsi di prenderla tutti i giorni (32,3%). "Certamente la donna italiana ancora non vede la pillola come uno strumento utile a progettare la sua vita e a vivere al meglio la propria sessualità e anche la riproduzione - spiega Rossella Nappi, professore associato della Sezione di clinica ostetrica e ginecologica Irccs policlinico San Matteo di Pavia, che questa mattina a Roma ha partecipato al convegno 'Innovazione in contraccezione: la pillola che non c'era' - La donna italiana ha troppa paura di come queste molecole possano manipolare i ritmi ormonali, teme che facciano dei danni". "Ma la nuova frontiera della contraccezione orale consiste nell'offrire prodotti semplici e naturali per permettere a tutte le donne di scegliere con serenità la contraccezione più in linea con l'equilibrio della propria femminilità in tutte le fasi della vita fertile", conclude.

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