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Rosacea, gli esperti presentano le Raccomandazioni per gestirla

Maria Rita Montebelli
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Molti la confondono con la cuperose, ma il Il nome corretto è rosaceache se molti la confondono con la cuperose. Si tratta invece di una malattia infiammatoria della pelle che colpisce soprattutto le aree centrali del viso, come le guance il naso e le palpebre. Si presenta con rossore, eritema persistente, pustole, capillari superficiali, pelle del viso secca. Per le sue caratteristiche, per l'andamento cronico degenerativo e per le significative implicazioni psicologiche è bene non sottovalutarla. In Italia sono 3.200.000 le persone colpite da rosacea, circa il 7-8% della popolazione adulta. La malattia è sottovalutata e solo 1 persona su 10 si rivolge al medico e ottiene una diagnosi. L'arrossamento del viso associato alla rosacea condiziona a livello emotivo (88% dei casi), sociale (77%), lavorativo (78%) e nel comportamento relazionale (72%) come ha dimostrato una recente indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana, condotta dall'istituto di ricerca Face Value per conto di Galderma in occasione della campagna di sensibilizzazione sulla mallattia ‘Act On Red'. “La maggior parte delle persone è convinta che il rossore sia una caratteristica naturale della propria pelle. Al contrario, la rosacea è una malattia e in quanto tale va diagnosticata e curata, afferma il presidente SIDeMaST Giampiero Girolomoni, dermatologo dell'Università di Verona. La rosacea acquisisce la dignità di malattia solo nella sua manifestazione più conclamata quando papule, pustole e ispessimento della pelle hanno già aggravato le condizioni del paziente, mentre il semplice rossore viene ignorato. Invece di risolvere il problema alla radice, le persone affette da rosacea cercano di camuffare l'infiammazione cutanea con l'impiego di cosmetici che, contenendo alcool o profumo, peggiorano la condizione della pelle aumentandone l'infiammazione e l'irritazione; la rosacea è una malattia e come tale va trattata. Oggi esistono tanti rimedi che possono migliorare questa condizione ma, se non curata la rosacea si aggrava e dalle forme più lievi si passa a quelle più gravi”. Le cause della rosacea non sono ancora completamente chiare, si sa che l'infiammazione è alla base di questa patologia e diversi trattamenti possono migliorare la condizione clinica dei pazienti. Con l'intento di produrre un documento condivisibile in ambito scientifico, un gruppo di esperti dermatologi ha messo a punto le Raccomandazioni sulla Gestione della Rosacea con focus sulle opzioni terapeutiche più efficaci, presentate in occasione del 90° Congresso Nazionale SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. Le Raccomandazioni sulla Gestione della Rosacea sono state redatte con il patrocinio di SIDeMaST e ADOI, Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani, e con il contributo incondizionato di Galderma. “In Italia, secondo le stime più realistiche, sono 3.200.000 le persone malate: circa il 7-8% della popolazione adulta. Nonostante l'elevata incidenza, la rosacea è spesso non riconosciuta e sottostimata. Solo una persona su 10 riceve una diagnosi ufficiale. Si tratta infatti di una malattia complessa, che si può presentare con una varietà di manifestazioni cliniche differenti e spesso comuni ad altre patologie – dichiara Giuseppe Monfrecola della Sezione di Dermatologia del Dipartimento di Medicina clinica e Chirurgia dell'Università di Napoli Federico II – Al suo stadio iniziale è infatti spesso confusa con la couperose. L'arrossamento della cute causa un profondo stress emotivo in chi ne è affetto. Una recente indagine sulla percezione globale dell'arrossamento del viso associate a rosacea ha dimostrato come questa condizione influenza in maniera negativa la sfera emotiva e sociale dell'individuo. Ne è risultato che la persona con rosacea è fortemente condizionata a livello emotivo: prova imbarazzo per il giudizio altrui (58%), sul luogo di lavoro si sente imbarazzato nei rapporti con i propri colleghi (32%), ha una minore sicurezza nell'affrontare colloqui di lavoro (27%). Nei rapporti sociali prova imbarazzo per il giudizio di famigliari o amici (23%), è a disagio nel fare nuovi incontri (33%) ed è imbarazzata per il giudizio del proprio compagno/a (25%)”. Negli ultimi anni la ricerca dermatologica ha condotto ad una migliore comprensione dei meccanismi correlati alle manifestazioni cliniche della rosacea, conclude Giuseppe Micali, dermatologo dell'Università di Catania. Ciò ha anche consentito l'elaborazione e l'introduzione sul mercato di nuovi e validi trattamenti che, se utilizzati in tempo e in maniera appropriata, sono in grado di tenere sotto controllo segni e sintomi della malattia. La ricerca scientifica ha prodotto risultati interessanti per il trattamento della rosacea in tutte le sue manifestazioni. Oltre ai farmaci già disponibili, tra cui la brimonidina tartrato, una nuova prospettiva terapeutica potrebbe arrivare dall'ivermectina, la molecola che in fase di studio ha mostrato ottimi risultati. Per questo motivo è indispensabile che il paziente, a fronte di sintomi riconducibili alla rosacea, si rechi tempestivamente dal dermatologo di fiducia”. (EUGENIA SERMONTI) I 10 consigli per conoscere e controllare e risolvere i principali sintomi Sole - Spesso è il più comune fattore scatenante dell'arrossamento del viso; limitare un'esposizione prolungata e senza adeguate protezioni può contribuire a ridurre gli episodi di arrossamento. Temperatura - Gli ambienti sovra-riscaldati possono essere causa di dilatazione dei vasi sanguigni. L'arrossamento può essere ridotto evitando temperature eccessive, laddove possibile. Alimentazione - Alcuni alimenti possono acutizzare l'arrossamento del viso, principalmente: cibi speziati, pasti caldi abbondanti, cioccolato, alcuni tipi di agrumi, alimenti ricchi di istamina, tra cui alcuni tipi di formaggi stagionati, asparagi, spinaci, aceto e salsa di soia. Bevande - Imputare l'arrossamento del viso all'abuso di alcol è un falso mito, tuttavia gli alcolici e le bevande calde possono essere fattori scatenanti, quindi è meglio evitarli. Cosmetici - La pelle predisposta alla rosacea tende a essere sensibile e soggetta a irritazioni, pertanto si consiglia di ridurre l'uso di prodotti cosmetici contenenti alcol o profumo. Inoltre evitare fondotinta pesanti che richiedono molto sfregamento per essere rimossi. Esercizio fisico - Un'attività fisica eccessiva per durata e intensità può provocare surriscaldamento corporeo e quindi anche del viso, che potrebbe causare l'acutizzazione del problema. È opportuno quindi mantenere uno stile di vita attivo ma senza esagerare. Emozioni - Il solo fatto di avere a che fare con i segni visibili dell'arrossamento del viso può accentuare il rossore. Spesso un consulto psicologico può aiutare chi soffre particolarmente per questa condizione. Salute - La menopausa, la tosse cronica e l'ipertensione arteriosa possono causare l'arrossamento del viso e quindi peggiorare le condizioni della rosacea. Comprendere adeguatamente i fattori scatenanti è uno dei primi passi per gestire il rossore. Informazione - Una ricerca online può produrre una lunga serie di consigli e accorgimenti per contrastare la rosacea, ma è importante non affidarsi al web in quanto non tutto ciò che si trova in rete ha fondamento scientifico. Aiuto? - La persona con rosacea non è sola. Controllare i fattori scatenanti è sicuramente importante, ma il consulto di uno specialista può rendere la condizione molto più facile da gestire. I progressi in campo scientifico offrono nuovi ed efficaci trattamenti: chiedi un consiglio al tuo medico o al dermatologo. Per ulteriori informazioni www.actonred.it

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