Adolescenti e medicina esteticaIndagine ‘SIME' tra gli studenti
E' la prima volta che una società scientifica che si occupa di medicina estetica punta i riflettori su un comparto così ‘delicato' come quello dell'adolescenza, come se i giovani fossero ‘esenti' da questo tipo di sollecitazioni. E i risultati della nostra indagine – ancorchè tutt'altro che conclusivi e ancora preliminari – sembrano confermare una tendenza… assolutamente diversa. “Negli ultimi anni abbiamo notato un incremento delle domande da parte degli adolescenti per trattamenti di medicina estetica – spiega Emanuele Bartoletti, presidente della SIME – A volte le richieste sono autonome, a volte i ragazzi sono spinti dagli stessi genitori e arrivano dal medico lamentando un inestetismo non sempre presente. Essendo questo un trend in aumento riferito con preoccupazione da gran parte dei soci della SIME, la Società ha ritenuto opportuno far chiarezza nella situazione attuale della percezione dell'Io corporeo negli adolescenti al fine di poter capire e provvedere alla loro tutela. Il tutto con lo scopo di proteggerli da interventi inopportuni e, soprattutto, con l'intento di educarli ad accettarsi, ponendo in risalto i lati fisiognomici positivi, oltre a far capire loro l'importanza della prevenzione, suggerendo regole di igiene cosmetologica, fisica, comportamentale. A questo scopo abbiamo somministrato agli adolescenti un sondaggio realizzato grazie alla partnership della SIME con l'Università Magna Graecia di Catanzaro, nella figura della professoressa Cristina Segura Garcia e con l'aiuto dell'Associazione Italiana di Medicina Estetica (AIdME) nella persona della presidente Rosanna Catizzone e con la supervisione della dottoressa Nadia Fraone, Consigliere SIME”. I risultati preliminari. Il campione è costituito da 2265 partecipanti di cui 880 maschi (38,9%) e 1385 femmine (61,1%). al momento, tra le schede analizzate, sono più rappresentate le regioni del Sud Italia (69,3%) rispetto a quelle del Nord (18,1%) e del Centro (12,7%), ma i dati restano comunque indicativi, mentre la distribuzione tra maschi e femmine è risultata omogenea per regioni. Cosa pensano i ragazzi. In generale le ragazze mostrano maggiore insoddisfazione corporea rispetto ai ragazzi come mostrano i risultati di tutte le scale somministrate (EDI3, BUT e BIDA). In maniera analoga anche la autostima dei maschi è significativamente superiore. Armonia della figura e proporzione son i canoni che dettano il concetto di bellezza (62,5%) per maschi e femmine. Quasi 3 ragazzi 4 hanno un modello di riferimento di bellezza che in maggiore percentuale appartiene al mondo dello spettacolo (specialmente tra le ragazze) oppure gli amici o la famiglia. Il 17,7% vorrebbe migliorare qualche parte del proprio corpo (predominano le donne); farebbe uso della Medicina Estetica il 49,2% e della Chirurgia Plastica il 31,3% degli intervistati (con un netto predominio delle donne). Il 15,8% delle ragazze e il 3,3% dei maschietti ha già usufruito della medicina estetica (per curare l'acne, ridurre i peli superflui o le smagliature), o della chirurgia plastica per correggere il naso, le orecchie o il seno) ma incredibilmente la chirurgia è stata significativamente molto più frequente tra i maschi (5,3%) che tra le femmine (1,9%). Il 14,6% dei ragazzi dichiara di sapere che qualche familiare si è già sottoposto ad un qualunque tipo di intervento di medicina estetica, ed il 12,6% ammette che i familiari lo hanno addirittura ‘suggerito' a loro. Il 7% degli intervistati dichiara che nella propria famiglia qualcuno ha già fatto un intervento di chirurgia plastica ed il 4,5% che è stato suggerito anche a loro. Si sono già sottoposte ad interventi di medicina estetica le persone con tendenza alla bulimia nervosa, e a questo intervento sembrano molto interessate le ragazze delle regioni del Nord, con elevata ‘insoddisfazione corporea'. Dal canto loro si sono già sottoposti ad interventi di chirurgia plastica i maschi che accusano un'elevata insoddisfazione corporea riguardo alla propria altezza, accompagnata da una bassa autostima e una tendenza alla bulimia nervosa. Al contrario dichiarano una tendenza ‘più probabile' nel futuro ad un intervento di chirurgia plastica le ragazze che vogliono dimagrire. "Il lavoro risulta molto interessante ed in letteratura al momento non sono presenti studi riferiti all'approccio comportamentale dei giovani verso la medicina estetica e la chirurgia plastica – sottolinea Giovanni Messina – anche se la campionatura non è equamente distribuita sull'intera nazione; sicuramente però dimostra una tendenza molto ‘realistica' sulle tematiche trattate in questa fascia di età. Anche tra i giovanissimi si conferma una maggiore facilità a ricorrere alla medicina estetica (49,2%) piuttosto che alla chirurgia plastica (31,3%), e il dato che il 14,6% dei familiari ha fatto trattamenti di medicina estetica risulta particolarmente interessante se lo sovrapponiamo a quello del 12,6% di familiari che lo suggerisce ai ragazzi. Questo mostra un cambio di tendenza rispetto al passato, laddove si registrava una sorta di riserbo rispetto ad eventuali richieste da parte dei figli. In minore percentuale il 7% dei familiari ha fatto interventi di chirurgia plastica e il 4,5% lo ha suggerito ai figli”. Un dato assai interessante è quello che 3 ragazzi su 4 prendono come ‘modello' per i diversi interventi di medicina estetica e chirurgia plastica un personaggio del mondo dello spettacolo che nella società attuale non è certo più il ‘divo' irraggiungibile del passato, l'icona di una bellezza non confrontabile, ma un modello ‘reale' e quindi ‘raggiungibile'. Oggi si tratta di personaggi che si possono addirittura contattare sui social network o che frequentano la stessa discoteca, che giungono agli onori della cronaca solo per aver partecipato ad un reality. Personaggi accessibili, quindi, e ‘imitabili': avere un modello a cui somigliare toglie forza alla centralità dell'io e consapevolezza di sè e delle proprie caratteristiche individuali, della costituzione, della familiarità ed il proprio vissuto viene proiettato sempre più in un mondo virtuale. Questi i dati preliminari ricavati dall'analisi delle schede elaborate, secondo le scale somministrate ( EDI3, BUT, BIDA): • L'insoddisfazione corporea viene dichiarata dal 78% delle donne e dal 54% degli uomini. Un dato che registra un netto incremento rispetto al passato, almeno analizzandolo in base all'esperienza professionale • Un buon livello di autostima, valutata con un test specifico, è presente nel 63% degli uomini mentre è presente solo nel 23% delle donne • Relativamente all'idea di ‘canone di bellezza', il 62,5% del campione analizzato indica ‘Armonia e Proporzione' che si riconfermano come parametri universali, comuni a qualsiasi società o epoca storica • Il 75% dei giovani prende a modello di riferimento di bellezza un personaggio dello spettacolo ( il 58% donne ed il 17% maschi per i quali prevale, invece, il personaggio dello sport), mentre il 25% indica amici o membri della famiglia • il 17,7% vuole migliorare qualche parte del corpo 12% donne (seno, fianchi, gambe) e 5,7% uomini (muscoli, naso, orecchie) • Medicina Estetica: farebbe dei trattamenti il 49,2% di cui il 33,4% donne e 16,2% maschi • Chirurgia Plastica: farebbe un intervento il 31,3. Donne 21,3 % (la maggiore richiesta è la liposuzione) maschi 10 % • Medicina Estetica: ne ha già usufruito il 15,8% delle donne ed il 3,3% dei maschi • Chirurgia Plastica: Ha già fatto un intervento (naso, orecchie, seno) il 5,3% dei maschi e l'1,9% delle femmine • i maschi che hanno già fatto chirurgia plastica sono nel 92% quelli con elevata insoddisfazione corporea, con bassa autostima e bulimia nervosa • dei ragazzi che usufruiscono di cure di medicina estetica, in base all'esperienza professionale, colpiscono alcune caratteristiche: il 90 % si aspetta un risultato definitivo e immediato ed il 78% non si impegna nel seguire un corretto stile di vita, una corretta alimentazione e un adeguato esercizio fisico • Le richieste di trattamenti di Medicina Estetica riguardano: A) 57% acne (donne 22,8% e maschi 34,2%). I casi di acne sono molto frequenti ed i ragazzi arrivano ad esasperare il problema ed a viverlo con immenso disagio anche quando si tratta di una condizione obiettivamente non così grave. Pretenderebbero, almeno nel 50% dei casi, addirittura un ‘accanimento terapeutico' B) 16% smagliature (11,2 % donne e 4,8% maschi) prevalgono soprattutto localizzazioni alle braccia e al petto per effetto del body building. Il dato è modificato rispetto al passato in cui le localizzazioni riguardavano fianchi, ginocchia e colonna vertebrale C) 12% peli (donne 5,76% e Maschi 6,24%). Sempre maggiore tendenza alla richiesta maschile di epilazione su petto e schiena. Le ragazze si rivolgono alla medicina estetica prevalentemente nei casi di irsutismo ed ipertricosi, mentre i ragazzi solo in quanto preferiscono affrontare il problema in maniera più drastica e duratura. D) 15 % Cellulite (solo donne) • Il 14,6% dei familiari ha già fatto trattamenti di medicina estetica ed il 12,6% dei ragazzi ha ricevuto il suggerimento di ricorrere alla medicina estetica da parte dei familiari • Il 7% dei familiari ha già fatto interventi di chirurgia plastica ed il 4,5% dei ragazzi ha ricevuto il suggerimento di ricorrere alle tecniche chirurgiche. Questi ultimi due dati confermano la maggiore tendenza a ricorrere alle cure di medicina estetica piuttosto che a quelle di chirurgia plastica, anche se sorprende la nuova tendenza al suggerimento che arriva da parte dei familiari che, in passato, erano restii a questi tipi di cure • Una delle domande proposte ai ragazzi era relativa alla scelta della figura di riferimento a cui avrebbero voluto ‘somigliare': a) I maschi hanno indicato, nel 78% dei casi, la figura più muscolosa, dato questo in controtendenza con il passato in cui per gli uomini era più importante l'altezza b) Le femmine hanno indicato, nel 68,5% dei casi, la figura ‘più alta'. Anche questo dato è diverso dal passato, in cui per le donne era più importante il peso • Il 20% dei maschi che considera la mancanza di muscolatura come causa di insoddisfazione attribuisce a questo anche una minore attrazione sessuale, e questo è valido soprattutto al sud • Il 15% delle donne considera il fatto di non essere sufficientemente alte causa di minore attrazione sessuale Rispetto al peso corporeo, il 12% di maschi ed il 10% di donne considera il peso in eccesso causa di minore attrazione sessuale. (MARINA GIUDICE)