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Yuri Chechi ”non subite il malelo sport aiuta a rimanere attivi”

Tante le iniziative in programma per l'evento che avrà luogo il 25 novembre. Tra queste due importanti novità: l'avvio di uno studio sui fattori di rischi e protezione e un concorso

Maria Rita Montebelli
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Mancano pochi giorni alla Giornata nazionale Parkinson del prossimo 25 novembre, evento che prevede un ricco calendario di iniziative, volte alla sensibilizzazione della popolazione e alla ricerca scientifica. Durante la nona edizione della Giornata - promossa dall'Accademia per lo studio della malattia di Parkinson e i disordini del movimento (Limpe-Dismov) e dalla Fondazione Limpe per il Parkinson onlus – saranno due le novità da tenere d'occhio: l'avvio di uno studio clinico sui fattori di rischio e di protezione e di un concorso che premia il volontariato. Lo studio. “Annunciamo l'avvio del primo studio italiano multicentrico osservazionale per la valutazione dei fattori di rischio e dei fattori protettivi della malattia di Parkinson – dichiara Alfredo Berardelli, presidente Fondazione Limpe per il Parkinson onlus e membro del dipartimento di neurologia e psichiatria, dell'università di Roma 'Sapienza', policlinico Umberto I - è probabile che diversi fattori differenti lavorino insieme per creare i cambiamenti cerebrali responsabili della malattia ma non era mai stato fatto uno studio volto a individuare le possibili associazioni tra i diversi fattori che possono influenzare la malattia e valutare l'associazione tra fattori di rischio e fattori di protezione per verificare la possibilità di prevenire il Parkinson o rallentarne la progressione”. Ad oggi non è mai stato effettuato uno studio volto a valutare la totalità dei fattori protettivi e di rischio della malattia di Parkinson. Nei prossimi mesi i centri dei disordini del movimento aderenti arruoleranno mille persone che andranno a formare un gruppo di controllo e mille pazienti, a entrambi i gruppi sarà somministrato un questionario elaborato attraverso una revisione sistematica della letteratura scientifica. Lo studio permetterà di individuare le possibili associazioni tra i diversi fattori che possono influenzare la malattia e verificare la forza e la riproducibilità di tali associazioni. Inoltre verificherà l'influenza sulla malattia di quei fattori il cui ruolo nella genesi del Parkinson non è stato ancora chiarito. La durata dello studio sarà di un anno. Ma quali sono i fattori di rischio riconosciuti dalla scienza sui quali potrebbe essere possibile intervenire e quali fattori possono proteggerci? Sono riconosciuti fattori di rischio, la familiarità, l'età avanzata, il sesso maschile, l'etnia (più colpiti sono i caucasici) e diversi fattori ambientali (in particolare l'esposizione a idrocarburi), oltre a traumi cranici e disturbi dell'umore, come la depressione, accanto a più rare mutazioni o polimorfismi genetici che sembrano predisporre alla malattia. Fra i fattori protettivi troviamo al primo posto l'attività fisica, seguita dallo stato di occupazione lavorativa. Rimanere attivi il più a lungo possibile può prevenire il Parkinson e contribuire a rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita in tutte le sue fasi. Anche l'abitudine, per altri versi insana, al fumo e il consumo di caffè sono confermati fattori protettivi. Il concorso. La Giornata nazionale Parkinson dedica una speciale iniziativa alle associazioni pazienti e al mondo del volontariato in prima linea nelle attività in favore delle persone con malattia di Parkinson. “Quando parliamo di Parkinson non pensiamo più al solo tremore, ma sappiamo che dobbiamo pensare a un'intera vita che cambia e a un contesto familiare e sociale, basti pensare che in un caso su cinque i sintomi iniziali compaiono prima dei 50 anni – dichiara Pietro Cortelli, presidente dell'Accademia Limpe-Dismov, membro del dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie (Dibinem) dell'ospedale Bellaria, università di Bologna, ospedale Bellaria – intendiamo premiare le idee e i progetti del mondo dell'associazionismo e del no profit che si impegna ogni giorno per migliorare la qualità di vita delle persone con Parkinson e di chi se ne prende cura. Sosterremo le migliori iniziative a supporto dei processi sociali e culturali che aiutano a rimanere membri attivi della società efavoriscono lo sviluppo delle capacità di socializzazione”. Anche perché, se oggi in Italia si contano circa 300 mila persone con malattia di Parkinson, nei prossimi 15 anni questo numero è destinato a raddoppiare al ritmo di circa 6 mila nuovi casi l'anno, di cui la metà ancora in età lavorativa. Il concorso, dal titolo ‘Il tuo progetto per combattere il Parkinson', è il primo concorso a premiare le idee del volontariato. Realizzato grazie al contributo di Charming italian chef e della Federazione italiana cuochi, invita le associazioni pazienti e il mondo del volontariato a elaborare e presentare progetti finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle persone con malattia di Parkinson. Il concorso potrà finanziare prestazioni di servizi sociali, sanitari, culturali svolti anche in collaborazione con strutture sportive, sanitarie e altre o riguardare l'acquisto di attrezzature a supporto della terapia (soprattutto fisioterapica) prevista per i pazienti con malattia di Parkinson. Gli altri eventi. In occasione della Giornata nazionale Parkinson 2017, circa 90 strutture sanitarie saranno a disposizione dei pazienti e dei caregiver. I medici specialisti daranno informazioni sulla diagnosi e terapia della malattia e sarà possibile partecipare ad eventi (spettacoli teatrali, concerti, mostre e altro) ed incontri di informazione e confronto organizzati su tutto il territorio nazionale dalle strutture aderenti. La Giornata nazionale Parkinson 2017 sarà anche l'occasione per raccogliere fondi che la Fondazione Limpe per il Parkinson onlus destinerà al sostegno di progetti di ricerca clinici e sperimentali sulla malattia di Parkinson e sui disordini correlati. L'impegno di Yury Chechi. “Stiamo lavorando con entusiasmo già da alcuni anni con l'Accademia Limpe-Dismov per spingere le persone con Parkinson a partecipare attivamente e consapevolmente alla cura della propria salute - dichiara Jury Chechi, testimonial della Giornata nazionale Parkinson - rimanere in attività il più a lungo possibile e affrontare la malattia senza subirla passivamente è indispensabile per contenere le disabilità e lo sport è il più importante fattore protettivo capace di migliorare la qualità di vita”. Fare sport non è solo uno stile di vita ma in alcuni casi può diventare terapia come testimonia un'esperienza vissuta in prima persona dall'atleta, che nel 2014 ha coadiuvato un progetto educativo multidisciplinare per aiutare i pazienti a partecipare attivamente e consapevolmente alla cura della propria salute. “L'attività fisica ha un'influenza positiva sia sull'aspetto prettamente motorio che su quello psicologico. Mi riferisco all'autonomia perché, tra gli altri, ricordo sempre un signore che non riusciva a sedersi e alzarsi dalla sedia senza l'aiuto della moglie. Abbiamo lavorato insieme per circa tre giorni cercando di lavorare sull'equilibrio e sulla stimolazione di fasce muscolari adatte a tale movimento, Il risultato è stato che è riuscito a compiere il gesto in totale autonomia con evidente soddisfazione, non tanto per il gesto, ma per una piccola autonomia in più, che credo sia un grande stimolo sia per il paziente che per i caregiver”. (MATILDE SCUDERI)

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