Sanità: Codacons presenta esposto su sicurezza guardie mediche
Roma, 24 nov. (AdnKronos Salute) - E' "assolutamente urgente", per il Codacons, che "si faccia luce sulle vicende accadute all'interno delle guardie mediche, tra cui il gravissimo episodio avvenuto due mesi fa della violenza sessuale su una dottoressa a Trecastagni". L'associazione, attraverso gli avvocati Giovanni Petrone, presidente regionale, e Giuseppina Chiara Reale, dirigente dell'Ufficio legale regionale, ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, in cui si chiede di accertare le responsabilità di quei soggetti, enti pubblici e istituzioni, che hanno il dovere di garantire la sicurezza dei lavoratori. Lo annuncia Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons. "E' indubbiamente una situazione insostenibile e inaccettabile che nonostante esista una normativa corposa in materia di sicurezza sul lavoro, non viene evidentemente messa in atto - scrive il Codacons nell'esposto - La predisposizione di strumenti necessari per 'osservare' quanto accade all'interno delle guardie mediche appare indispensabile, non essendo sufficienti l'impianto e l'utilizzo di telecamere a circuito chiuso, ma necessarie telecamere che siano collegate all'esterno e che rendano possibile un pronto intervento delle forze dell'ordine costantemente collegate". "La vita privata dei dipendenti delle guardie mediche - prosegue l'associazione - risente di questa situazione di pericolo, in base ai racconti di molti medici interessati, essendo spesso costretti i familiari degli stessi operatori a organizzarsi per fare compagnia nelle ore di lavoro ai propri parenti la cui l'incolumità viene costantemente sottoposta a pericolo". Il Codacons ha dunque chiesto alla Procura di "accertare le responsabilità dei soggetti che hanno il dovere di predisporre idonee misure di sicurezza, e garantire ai lavoratori delle guardie mediche un'attività lavorativa serena e scevra da rischi per la propria salute ed incolumità fisica e psicologica".