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4mila nuovi pazienti ogni anno"Ecco i numeri dell'Hiv in Italia"

Si terrà a Roma dal 22 al 24 maggio l'evento Icar, che quest'anno compie 10 anni. Attesi oltre 800 specialisti tra specialisti di vari settori coinvolti nella cura dell'infezione da Hiv

Maria Rita Montebelli
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Malgrado le grandi campagne informative e di sensibilizzazione che si sono succedute nel corso degli anni, l'Hiv non è stato ancora debellato nel nostro paese. Oggi in Italia sono in terapia più di 100 mila pazienti con Hiv. Secondo l'ultimo bollettino del centro operativo Aids dell'Istituto superiore di sanità i cui dati si riferiscono al 2016, poco meno di 4 mila sono le nuove diagnosi di infezione che vengono fatte ogni anno, con una incidenza di circa 5,7 su 100 mila abitanti. Le fasce d'età più a rischio sono quelle più giovani, tra i 25 e i 29 anni. Nel 50 per cento dei casi si tratta di maschi che fanno sesso con maschi; rimane costante, invece, il numero di donne con nuova diagnosi di Hiv (30 per cento). Nel 2016 sono state segnalate 796 nuove diagnosi di HIV in donne, delle quali 488 (61,3 per cento) in donne straniere e 297 (38,7 per cento) in donne italiane. "Questi dati equivalgono a un grosso fallimento - dichiara il professor Massimo Andreoni, ordinario di malattie infettive della facoltà di medicina e chirurgia università degli studi di Roma Tor Vergata - non siamo stati in grado di interrompere la trasmissione di questa malattia". Meritano dunque particolare attenzione eventi come la Italian conference on Aids and antiviralresearch (Icar), che compie quest'anno dieci anni. Il congresso si terrà dal 22 al 24 maggio 2018 a Roma, presieduto dai professori Massimo Andreoni, Andrea Antinori e Carlo Federico Perno, si svolgerà presso Ergife Palace Hotel. Attesi oltre ottocento specialisti tra ricercatori, medici, specialisti di vari settori coinvolti nell'assistenza e cura dell'infezione da Hiv, volontari delle associazioni impegnate nella lotta contro l'Aids. Icar è organizzata sotto l'egida della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e con il patrocinio di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica. Anche quest'anno l'appuntamento intende affrontare i problemi connessi alla cura e alla prevenzione delle infezioni virali, aprendosi anche alla società civile. In questo ambito, si rinnova l'appuntamento con il contesto artistico che coinvolge le scuole ‘Raccontart e l'offerta del test rapido Hiv e Hcv in alcune piazze romane. Sono confermate, inoltre, le scholarship giovani ricercatori, scholarship community nonché l'importante appuntamento degli 'Icar-croi awards', dedicato alle giovani eccellenze italiane selezionate al recente Conference on retroviruses and opportunistic infections (Croi) di Boston da una giuria di scienziati americani. Focus, durante il congresso, sulle nuove strategie terapeutiche, che permettano di gestire a lungo termine i pazienti con Hiv, e sull'eradicazione dell'epatite C nei pazienti coinfetti Hiv e Hcv."In questi 10 anni - spiega Andreoni - la ricerca ha fatto grandi passi avanti, permettendo ai soggetti con infezione da Hiv una aspettativa di vita che si avvicina sempre di più a quella della popolazione sana. Quella di cui oggi siamo protagonisti, quindi, è una ricerca più ambiziosa, che non vuole dimostrare solo l'efficacia delle nuove terapie antiretrovirali, ma che intende puntare a nuove strategie finalizzate alla cura funzionale dell'infezione, rendendo possibile l'interruzione della terapia da parte dei pazienti". (MATILDE SCUDERI)

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