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Polifenoli per i grassi del sangue:riducono il rischio cardiovascolare

Tè verde deteinato, marmellata di mirtillo, olio extra vergine d'oliva, rucola, caffè decaffeinato, un pò di cioccolato fondente, carciofi e spinaci ideali per controllare l'impennata di grassi dopo un pasto

Maria Rita Montebelli
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La cosiddetta ‘lipemia postprandiale', cioè l'insieme delle modifiche della concentrazione e della composizione delle lipoproteine (HDL, LDL, VLDL) che si verificano dopo l'assunzione di un pasto, è un fattore di rischio cardiovascolare indipendente, largamente influenzato dalle abitudini alimentari. Negli ultimi anni, diversi studi epidemiologici hanno dimostrato che il consumo di alimenti ricchi in polifenoli, un gruppo molto ampio ed eterogeneo di composti bioattivi naturali presenti in alimenti e bevande (frutta, verdura, olio, vino, tè, caffè, prodotti a base di cacao) si associa ad una riduzione dei fattori di rischio legati alle malattie cardiovascolari e delle stesse malattie cardiovascolari. “Il nostro gruppo di ricerca – spiega Giuseppe Della Pepa, Università Federico II di Napoli, uno dei giovani ricercatori italiani presenti all'Easd grazie ad un travel grant della Società Italiana di Diabetologia SID - ha recentemente dimostrato come una dieta ricca in polifenoli migliori la concentrazione dei lipidi in fase postprandiale, ma ad oggi non erano mai stati prodotti dati riguardanti i possibili effetti di una dieta naturalmente ricca in polifenoli anche sulla composizione delle lipoproteine in fase postprandiale. Pertanto, lo scopo di questo studio è stato quello di verificare se questo tipo di dieta avesse effetti anche sulla composizione delle lipoproteine”. 78 soggetti di entrambi i sessi, età 35-70 anni, con circonferenza vita elevata e almeno un'altra componente della sindrome metabolica, sono stati randomizzati a seguire una dieta ricca o povera in polifenoli per 8 settimane. Le due diete erano isocaloriche e simili per macronutrienti, fibra e vitamine. Nella dieta ricca in polifenoli era previsto il consumo giornaliero di tè verde deteinato, marmellata di mirtillo, olio extra vergine d'oliva, rucola, caffè decaffeinato, una piccola quantità di cioccolato fondente, carciofi e spinaci. Prima e dopo l'intervento, sono state determinate le concentrazioni di lipidi nelle lipoproteine a digiuno e dopo un pasto ricco in grassi della stessa composizione delle diete assegnate. L'adesione alle diete è stata ottimale e, al termine delle 8 settimane di intervento, la dieta ricca in polifenoli ha determinato dopo il pasto test: 1) una riduzione significativa dei lipidi nelle lipoproteine VLDL più grandi e ricche in trigliceridi;  2) ha modificato la composizione delle LDL, arricchendole in trigliceridi; 3) ha ridotto i trigliceridi nelle HDL. Tutti effetti in grado di influenzare positivamente il rischio cardiovascolare. “Questi risultati – prosegue Della Pepa - evidenziano chiaramente che una dieta naturalmente ricca in polifenoli può modulare non solo la concentrazione delle lipoproteine ricche in trigliceridi in fase postprandiale, ma anche la composizione delle altre lipoproteine, quali LDL e HDL, con possibili ricadute benefiche sulla riduzione del rischio cardiovascolare. I risultati di studio sono stati raggiunti con un quantitativo di polifenoli (circa 3 grammi al giorno) sicuramente superiore al consumo medio attuale della popolazione occidentale ma facilmente raggiungibile con cibi naturali, tipici della maggior parte delle abitudini gastronomiche e senza alcun tipo di supplemento. Inoltre, l'ottima aderenza dei partecipanti mostra che questo tipo di dieta è fattibile e facilmente accettabile”. “I risultati di questo studio sono importanti - spiega la professoressa Angela Albarosa Rivellese, membro della Società Italiana di Diabetologia (SID) e professore ordinario di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate presso l'Università ‘Federico II' di Napoli - perché le alterazioni del metabolismo lipidico in fase postprandiale rappresentano un importante fattore di rischio cardiovascolare indipendente. La dieta è l'approccio più naturale per modulare le alterazioni lipidiche in fase postprandiale e, grazie alla sua azione pleiotropica, legata alle sue numerose componenti, tra cui anche i polifenoli, può esplicare effetti benefici multipli”. Effects of a polyphenol-rich diet on postprandial lipoprotein composition (Effetti di una dieta naturalmente ricca in polifenoli sulla composizione delle lipoproteine postprandiali) Autori: Giuseppe Della Pepa, C. Vetrani, M. Vitale, L. Bozzetto, G. Costabile, P. Cipriano, A. Mangione, L. Patti, G. Annuzzi, G. Riccardi, A.A. Rivellese;  Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli, Italia  

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