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Esperti a confronto su sclerosi, miastenia e neuroinfiammazioni

Professor Renato Mantegazza

A Milano il 23 e 24 novembre presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche (Fast) un importante meeting internazionale in cui ricercatori, medici, pazienti, si confrontano sulle nuove terapie e i più recenti studi scientifici

Maria Rita Montebelli
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“Il meeting internazionale ‘Centennial Neuroimmunology Lectures' – dice il dottor Renato Mantegazza, direttore del Comitato Scientifico dell'Associazione Nazionale Miastenia e Malattie Immunodegenerative (Aim) – è  promosso ed organizzato dall'Aim e intende diventare un appuntamento biennale per fare il punto sulle prospettive della ricerca in neuroimmunologia in Italia, in Europa e nel mondo. Fra le peculiarità di questo evento vi è la disponibilità post-congressuale dei principali contenuti, esposti così da presentare lo stato di avanzamento nel settore della ricerca su patologie e gli argomenti che verranno trattati quest'anno: la sclerosi multipla, la miastenia gravis e le patologie neuromuscolari ad essa correlate, la correlazione tra neuroinfiammazione e neurodegnerazione di diversa origine”. Il team di Mantegazza sta sperimentando cure sempre più selettive per i meccanismi che danno origine alla miastenia; inoltre, un altro obiettivo è di personalizzare le cure per i diversi pazienti che devono essere selezionati attentamente sul piano clinico. La miastenia è un tipico esempio di malattia neurologica in cui la ricerca ha portato a un grande progresso nella terapia, migliorando la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. Il meeting è un'occasione di scambio di know how e di creazione di ulteriori sinergie tra esperti in quanto, come da indicazione della Commissione europea e come definito per gli European Reference Network (Ern) la cooperazione scientifica non ha e non avrà mai muri ed anzi si è aperta anche alle associazioni dei pazienti. “Abbiamo al nostro fianco società scientifiche, istituti di ricerca, comitati etici, associazioni di pazienti e di cittadini in un periodo storico in cui la figura del ricercatore e i dati scientifici hanno sempre più necessità di essere adeguatamente conosciuti e riconosciuti sia in ambito nazionale che internazionale – continua Mantegazza – Si intrecciano continuità e mutamenti normativi e di contesto da comprendere con la massima attenzione, è fondamentale confrontarsi e tenere alto il valore della ricerca medica, delle banche dati transnazionali e mantenere l'armonia tra operatori sanitari, professionisti della ricerca clinica (ricercatori biomedici, statistici, study coordinator, data manager, infermieri di ricerca, etc.) e presentare la qualità dei lavori multicentrici e dei team che sono sempre più differenziati nella loro specifica composizione per poter arrivare a risultati significativi e competitivi”. L'Aim è al fianco dei pazienti e delle famiglie con questa patologia che è ancora sotto-diagnosticata e poco conosciuta. Nei due giorni sarà evidenziato che i prossimi anni, inoltre, saranno caratterizzati da importanti sfide: la disponibilità di nuove tecnologie, la gestione dei dati con il Cloud europeo della ricerca, la necessità di unire le forze  e di contenere i costi, migliorando la qualità della cooperazione, la possibilità di valorizzare informazioni scientifiche real-life disponibili ed oggi solo marginalmente utilizzate, l'incremento di collaborazioni strutturate e trasparenti fra la ricerca accademica e quella industriale. Le due giornate del 23 e 24 novembre sono un momento di condivisione, di crescita che si traduce in sinergie del progresso scientifico e in benefici per il 'Sistema Salute' italiano, europeo ed internazionale. In Italia, ad esempio, l'approvazione parlamentare del disegno di legge Lorenzin 1324/3868 presuppone la definizione di decreti attuativi su numerosi aspetti critici della sperimentazione clinica. (EUGENIA SERMONTI)

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