“E' arrivata l'influenza!”Che fare per proteggersi
La stagione influenzale sta ingranando le marce per arrivare al suo momento di picco tra dicembre e gennaio. Ecco cosa le strategie da mettere in campo per evitare di contrarre il virus e per difenderci una volta contagiato
L'epidemia influenzale è cominciata e, come ogni anno, si avvia ad avere il suo picco nei mesi di dicembre e gennaio. "In questo momento è difficile stabilire quanti saranno i casi di influenza quest'anno - spiega il professor Massimo Andreoni, docente di malattie infettive all'università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) - ma probabilmente non si discosteranno da quelli dello scorso anno che sono stati più di tre milioni". I sintomi. I sintomi iniziali sono il coinvolgimento prima delle alte vie aeree con raffreddore e lacrimazione, successivamente delle basse vie con tosse, e febbre. Frequenti sono i dolori muscolari a cui possono associarsi delle complicazioni, alcune volte gravi, che possono interessare il sistema cardiocircolatorio e il sistema nervoso centrale, oltre che una polmonite complicata da una sovra infezione batterica. I farmaci. "L'arrivo dell'influenza coincide sempre con un aumento spropositato dell'uso degli antibiotici. E' importante ricordare - aggiunge Andreoni - che l'influenza è una malattia virale e pertanto gli antibiotici, che sono attivi contro i batteri, non hanno alcuna indicazione. Quindi solo nei casi complicati e dietro indicazione medica possono essere utilizzati gli antibiotici. Per la cura dell'influenza esistono farmaci antivirali specifici attivi quindi contro i virus influenzali che per essere efficaci devono essere utilizzati precocemente, nelle prime ore dell'infezione, e sono riservati a quei pazienti che sono a rischio di gravi complicanze. In tutti gli altri casi i farmaci da utilizzare sono anti-infiammatori delle prime vie aeree e antipiretici". I soggetti a rischio. L'influenza è pericolosa soprattutto per alcune categorie ritenute a rischio, che potrebbero avere tantissime complicanze, sino alla morte. Tra questi, i cardiopatici, i diabetici, le persone colpite da insufficienza renale cronica, e tutti coloro che hanno patologie croniche fortemente debilitanti. Inoltre sono considerate a rischio tutti gli over 65. La prevenzione. "Nessun alimento è in grado di prevenire l'influenza - sottolinea Andreoni - invece una alimentazione ricca di sali minerali e di vitamine, in particolare la vitamina C aiuta a guarire prima dall'influenza. È fondamentale ricordare che la vaccinazione rimane il principale strumento di prevenzione dell'influenza". Inoltre, secondo gli specialisti della Simit, per ridurre la trasmissione del virus dell'influenza, è importante mettere in atto anche misure di protezione personali come per esempio: • lavaggio delle mani o, in assenza di acqua, uso di gel alcolici; • buona igiene respiratoria, coprire quindi bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani; • isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale; • uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari come gli ospedali. I bambini e gli anziani. "Nelle epidemie influenzali - conclude Andreoni - spesso vengono coinvolti anche i bambini più piccoli per i quali la frequentazione degli asili diventa un fattore di rischio per l'acquisizione dell'infezione. A tal fine è importante ricordare che il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti sopra i 6 mesi di età che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni; prima dei 6 mesi di vita il vaccino non è sufficientemente immunogenico. È bene tenere presente che la protezione indotta dal vaccino si realizza due settimane dopo l'inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi dopo i quali tende a declinare, quindi è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all'inizio di ogni nuova stagione influenzale. In questi giorni diventa quindi fondamentale che le persone a maggior rischio, in particolare i soggetti più anziani, eseguano la vaccinazione per trovarsi protetti nelle prossime settimane quando ci sarà la massima circolazione dei virus influenzali". (FABRIZIA MASELLI)