Cerca
Logo
Cerca
+

EpaC onlus: Epatite C e tatuaggi,l'informazione passa da Instagram

EpaC onlus pioniera dell'informazione social: presentati i risultati della prima campagna digital su Instagram per sensibilizzare tatuatori e persone che si sottopongono alla pratica dei tatuaggi sull'epatite C e il rischio di infezione

Maria Rita Montebelli
  • a
  • a
  • a

Il messaggio giusto, al momento giusto – ovvero l'estate – quando i tatuaggi sono in bella mostra, attraverso il canale giusto, il social medium ‘visivo' per eccellenza: è l'intuizione di EpaC Onlus alla base dell'iniziativa 'Progetto Tattoo', per informare e sensibilizzare tatuatori e persone appassionate di tattoo e piercing sulla prevenzione dell'epatite C. Il progetto pilota, realizzato dall'Associazione pazienti tra giugno e luglio 2018, con il Patrocinio e la consulenza dell'Associazionetatuatori.it, si è basato sull'interazione, attraverso un utente virtuale, con commenti alle foto postate su Instagram dai tattoo artist e dai loro clienti. Una modalità di comunicazione innovativa, in ambito salute, per trasmettere a un preciso target di popolazione informazioni sull'epatite C ed educazione alla prevenzione, che passa dall'applicazione di buone regole igienico-sanitarie che possono evitare il rischio di infezione. I risultati dell'iniziativa ne rispecchiano il successo e l'efficacia: nessuna reazione negativa ai messaggi della campagna, 944 commenti ricevuti, tra le 50 e le 70 interazioni al giorno, per un totale di 2.345 interazioni; +147 per cento è stato l'incremento dei follower di EpaCOnlus in un solo mese, da 422 a 1.044. «La comunicazione è cambiata radicalmente ed è necessario trovare la strada giusta per arrivare a determinati gruppi di popolazione – afferma Massimiliano Conforti, vice presidente di EpaC Onlus, responsabile sede operativa EpaC Onlus di Roma educazione, prevenzione e ricerca sull'epatite C – oggi la maggior parte delle persone dedica poco tempo alla lettura tradizionale e dal momento che i tatuaggi e i piercing effettuati in ambienti non autorizzati a tali procedure possono rappresentare un problema per la salute a causa del rischio contagio per l'epatite C, e non solo, abbiamo voluto sperimentare un modo diverso per informare correttamente tutte quelle persone che amano sottoporsi a queste pratiche. Lo scopo della campagna è stato prima di tutto quello di non sconsigliare o allarmare eccessivamente ma di far capire che i tatuaggi bisogna effettuarli presso tatuatori e ambienti autorizzati, che mettono in atto idonee norme igieniche e di sicurezza a salvaguardia della salute. Consideriamo i risultati ottenuti un grande successo». La campagna d'informazione digital è stata condotta dal 25 giugno al 27 luglio 2018 in Lombardia. L'utente virtuale è stato impostato per riconoscere un'ampia gamma di hashtag connessi ai tatuaggi e per rispondere con commenti divertenti e amichevoli all'utente che postava la foto, indirizzandolo a visitare il profilo di EpaC Onlus e approfondire le informazioni attraverso brevi video-infografiche animate su tre tematiche: cos'è l'epatite C; come si trasmette e quali sono i comportamenti a rischio infezione, con particolare riferimento agli strumenti per tatuare che devono essere sterili e monouso; le prospettive di guarigione grazie alle terapie innovative. L'attività di social intelligence ha permesso di individuare e coinvolgere il target su Instagram in modo preciso e rilevante: l'assenza di commenti negativi sui quasi mille ricevuti lo dimostra. Contestualmente alla campagna su Instagram, le tre video-infografiche sono state pubblicate e promosse anche sulla pagina Facebook di EpaC Onlus, per un totale di 100.181 visualizzazioni. Il 'Progetto Tattoo' ha raggiunto dunque i suoi obiettivi: entrare in contatto con i tatuatori e i loro clienti, creare consapevolezza sul rischio di contagio dell'epatite C in determinati contesti e situazioni a rischio. Dato il grande successo dell'iniziativa, è allo studio la possibilità di replicare l'iniziativa su più larga scala. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie al contributo incondizionato di MSD. (FABRIZIA MASELLI) Il profilo Instagram di EpaCOnlus: https://www.instagram.com/epac_onlus/ La pagina Facebook di EpaCOnlus: https://www.facebook.com/EpaCOnlus

Dai blog