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Diabete: proteggi la tua famiglia!La SID studia le scelte alimentari

Da sin: Giorgio Sesti, Agostino Consoli, Francesco Purrello e Enzo Bonora

Soprattutto nel caso del diabete, si può dire che la salute inizia a tavola, visto lo stretto legame tra quantità, composizione della dieta e comparsa del diabete (parliamo del tipo 2), molto spesso dovuto ad errori nell'alimentazione

Maria Rita Montebelli
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‘Diabete: proteggi la tua famiglia'. E' l'invito del tema della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra in tutto il mondo il 14 novembre. La Società Italiana di Diabetologia lo ha fatto proprio attraverso un esercizio pratico di prevenzione, declinato lo scorso anno attraverso le istruzioni per l'uso dell'attività fisica e quest'anno, per la campagna 2019, in una serie di consigli su come mangiare in modo sano, senza però rinunciare al gusto. “La giornata mondiale del diabete – ricorda il professor Francesco Purrello, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) – vuole sottolineare alcuni aspetti di questa rischiosa e frequente patologia. Il tema di quest'anno è l'importanza che può avere la famiglia rispetto alla comparsa e alla gestione della malattia. La SID ha deciso di mettere a fuoco in particolare il ruolo della famiglia nelle scelte alimentari. Soprattutto nel caso del diabete, si può dire che la salute inizia a tavola, visto lo stretto legame tra quantità, composizione della dieta e comparsa del diabete (parliamo del tipo 2), molto spesso dovuto ad errori nell'alimentazione”. “In famiglia e dalla famiglia – prosegue il presidente Purrello – sin da piccoli, abbiamo imparato ed assorbito le abitudini alimentari, che coinvolgono molto spesso le donne, nel ruolo di mamme di figli con diabete, di mogli o compagne di uomini con diabete, o esse stesse persone affette da diabete. La SID vuole però sottolineare che l'attenzione alla dieta non deve necessariamente ammantarsi di un connotato di privazione. E per dare un significato pratico a questo messaggio, abbiamo pensato di coinvolgere le varie sezioni regionali della Società, per suggerire una serie di piatti regionali (immensa ricchezza del nostro paese) preparati in chiave ‘salutistica' e in versione light. Proprio per dimostrare come sia possibile, con un po' di attenzione, far riconciliare il gusto per la buona tavola, alla salute”.  “Il tema della famiglia – ricorda il professor Agostino Consoli, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia – ricorre quest'anno, dopo essere stato il focus della Giornata Mondiale anche l'anno scorso. Questo sottolinea il carattere ‘sociale' del diabete, patologia favorita dalle cattive abitudini di vita e che vede proprio nel cambio di queste abitudini uno dei più efficaci presidi per la cura. Quest'anno siamo più focalizzati sulle abitudini alimentari, mentre l'anno scorso lo siamo stati sulla inattività fisica, altro formidabile fattore di rischio, che può essere battuto anche coinvolgendo le famiglie. A camminare è più divertente andare in due, a ballare bisogna andare almeno in due e così via. La SID, e le altre associazioni di professionisti e di persone con diabete che partecipano alla giornata, non si stanca e non si stancherà di continuare a fare una capillare opera di educazione e formazione che richiami la popolazione ad uno stile di vita più sano. Come non si stancherà mai di rappresentare alle istituzioni preposte il fatto che per un efficace stimolo al cambiamento sono necessari anche appropriato interventi legislativi ed urbanistici”. Iniziative SID per la Giornata Mondiale del Diabete. In occasione della Giornata Mondiale del Diabete la Società Italiana di Diabetologia, oltre alla raccolta delle ricette regionali, ha organizzato una serie di iniziative di sensibilizzazione, quali: - Incontri con la cittadinanza nelle piazze e centri commerciali delle principali città d'Italia (tutte le province) con misurazione della glicemia capillare, questionario per la valutazione del rischio di sviluppare diabete e informazioni su alimentazione e corretti stili di vita - Manifestazioni per invitare all'attività fisica con camminate in percorsi cittadini e nei parchi - Illuminazione in blu dei principali monumenti delle città in collaborazione con le amministrazioni comunali - Corsi, convegni, dibattiti con il coinvolgimento dei vari professionisti, della cittadinanza, delle scuole. Coordinatori delle iniziative SID per la giornata mondiale del diabete sono stati Frida Leonetti, professore associato di Endocrinologia, Università ‘La Sapienza' di Roma e direttore UOC Diabetologia Universitaria Ospedale S.M. Goretti di Latina e Marco Giorgio Baroni, professore associato di Endocrinologia, Università ‘La Sapienza' di Roma e Presidente regionale SID (Lazio). 425 milioni di motivi per celebrare la Giornata Mondiale del Diabete. Il diabete resta la principale causa di cecità, amputazioni, malattie cardio-vascolari, insufficienza renale e mortalità precoce. Sono ben 4 milioni gli italiani alle prese col diabete e almeno un altro milione non ha ancora scoperto di esserlo. Cifre da capogiro, come quelle che arrivano dalle stime mondiali: secondo l'International Diabetes Federation sono 425 milioni le persone che vivono oggi con questa condizione e che, stando alle tendenze attuali, potrebbero arrivare a 629 milioni entro il 2045. Eppure, con poche semplici azioni si riuscirebbe ad abbattere il rischio di diabete e a prevenire oltre il 50 per cento dei casi di diabete di tipo 2. Attività fisica e dieta sono i due cardini della prevenzione. Per questo è importante continuare a parlarne e a diffondere messaggi di prevenzione, soprattutto alle famiglie, vera e propria culla della prevenzione. Il 70 per cento delle morti premature sono in gran parte legate ad un errato stile di vita adottato dagli anni dell'adolescenza in poi. Nel biennio 2018-2019 il tema scelto per la campagna della GMD e del mese di awareness sul diabete è ‘diabete e famiglia'. La famiglia gioca un ruolo importantissimo nella diagnosi precoce, nella prevenzione, nell'accompagnare il familiare con diabete, aiutandolo a mantenere l'aderenza alle misure di igiene di vita, alle terapie, ai controlli periodici. La Società Italiana di Diabetologia ha abbracciato il tema della giornata mondiale, declinandolo lo scorso anno sull'importanza dell'attività fisica, attraverso una serie di iniziative open air in varie località d'Italia. Per la Giornata Mondiale 2019, la SID ha deciso di focalizzarsi sul tema ‘come fare prevenzione mangiando, senza rinunciare alla gioia della buona tavola'. E l'Italia è il Paese giusto per questa campagna, come patria della Dieta Mediterranea (patrimonio immateriale dell'umanità dell'Unesco) e come scrigno di tesori gastronomici, grazie alla straordinaria varietà dei piatti delle cucine regionali. La famiglia può insomma giocare un ruolo strategico nella prevenzione, visto che la maggior parte dei casi di diabete di tipo 2 potrebbero essere evitati adottando, sin da ragazzi, uno stile di vita salutare, fatto di mangiare sano e di attività fisica. La Giornata Mondiale del Diabete è stata istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation (IDF) e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO); dal 2006 la Giornata Mondiale del Diabete è diventata ufficialmente anche una Giornata delle Nazioni Unite (ONU), con l'approvazione della risoluzione 61/225. La data del 14 novembre è stata scelta per ricordare l'anniversario della nascita di Sir Frederick Banting, co-scopritore dell'insulina insieme a George Best nel 1922. La giornata mondiale del diabete rappresenta la campagna di awareness di patologia più vasta del mondo; coinvolte infatti oltre 160 nazioni e raggiunge oltre 1 miliardo di persone. Simbolo della campagna è il ‘cerchio blu', simbolo globale della consapevolezza sul diabete, adottato nel 2007, dopo l'approvazione della risoluzione sul diabete dell'ONU. Sta a significare l'unità della comunità globale del diabete, baluardo e risposta all'epidemia del diabete.

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