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Stati Uniti, captato un suono anomalo a 36 km dalla superficie terrestre: "È un X-File"

Giovanni Ruggiero
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È stato captato un suono la cui natura è ancora sconosciuta ad appena 36 chilometri dalla superficie terrestre, proprio ai confini della stratosfere, poco sopra la quota di volo degli aerei. Tecnicamente gli scienziati lo hanno definito un infrasuono, impercettibile all'orecchio umano. La frequenza del fruscio debole è infatti di solo 20 hertz, ascoltabile solo aumentando la velocità dell'audio di mille volte. Il suono è stato intercettato da un pallone aerostatico costruito da uno studente dell'Università del Nord Carolina, Daniel Bowman. Lo studente era stato spinto dalla scuola a dedicarsi a questo progetto, finanziato dalla Nasa e dalla Louisiana space consortium. Il ragazzo ha raccolto l'infrasuono lo scorso anno nei cieli dell'Arizona e il Nuovo Messico. Ma la prima occasione per farlo sentire a degli esperti è arrivata solo poche settimane fa, durante un convegno di esperti a Pasadena, in California. Da quel momento la notizia è stata ripresa da diversi siti web e quotidiani. La Nasa al momento non ha espresso un giudizio sul file, un silenzio che ha lasciato spazio a innumerevoli interpretazioni. A cominciare da quella dello scopritore Bowman che ha definito quel suono: "Un X-File". Un'ipotesi sulla natura del suono può arrivare dalla teoria della relatività di Einstein: potrebbero essere increspature del tessuto dello spazio-tempo, mai osservate finora. Ma c'è chi sostiene possano essere onde radio aliene.

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