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Melania Rizzoli: la crioterapia è una cura per babbei

Eliana Giusto
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L' ultima moda in fatto di terapia anti-age arriva, tanto per cambiare, dagli Stati Uniti, ed è una cura davvero agghiacciante, nel senso più letterale del termine. Sto parlando della crioterapia, o criosauna, che consiste nell' immergersi per 3 minuti a -150 gradi centigradi, cioè nel freddo più estremo, per far passare dolori, edemi e postumi di fratture, ma che negli ultimi mesi è diventato il metodo preferito da personaggi celebri dello star-system che settimanalmente lo praticano invece per tonificarsi, per dimagrire e per ringiovanire. Tale terapia, da brividi, si applica facendo entrare il paziente nudo, con indosso solo le mutande, calze e guanti riscaldati, in grandi cilindri di acciaio a chiusura termica, all' interno dei quali esso si siede, lasciando fuori solo la testa. Poi, con l' attivazione della sauna ghiacciata, si viene avvolti, all' interno del cilindro, da una nube di gas di azoto liquido che arriva a -150/-170 gradi, ovvero ad una temperatura che in natura, almeno su questo pianeta, non è mai stata registrata. Il trattamento di questo vero e proprio shock termico dura da uno a tre minuti, e, secondo chi lo propone, favorirebbe la guarigione dai dolori cronici, dalla psoriasi, dalle verruche, acne, angiomi, cicatrici, addirittura dalle neoplasie cutanee e dai melanomi, e combatterebbe l' osteoporosi, l' asma, il calo del desiderio sessuale, e farebbe bene anche all' umore, poiché restituirebbe tonicità ai muscoli ed avvierebbe i processi metabolici in grado di innescare un repentino calo di peso. In campo sportivo questa è una pratica utilizzata da tempo per prevenire e curare traumi e per il recupero dall' affaticamento muscolare, ricopiando esattamente un rimedio già in uso 40 anni fa, quando i massaggiatori facevano immergere i loro atleti per pochi minuti in vasche ghiacciate, al fine di smaltire l' acido lattico e la fatica. Secondo i crioterapisti questo trattamento non sarebbe altro che l' evoluzione di quei bagni ghiacciati praticati per curare le infiammazioni e i dolori ossei. Con la differenza che oggi, quello delle criosaune è diventato un business, che include e promette illusori effetti benefici per molte altre patologie, come quelle su riportate, assicurando l' assenza di controindicazioni nell' individuo sano, il quale, essendo esente da patologie, non si capisce perché dovrebbe sottoporsi ad tale terapia glaciale. Comunque quando una persona si immerge ad una temperatura così bassa, tutta la cute del suo corpo attiva una vasocostrizione serrata, ed il suo sangue è richiamato d' urgenza negli organi vitali per mantenere la temperatura interna del "core", ovvero per non privare tali organi dell' ossigeno ed il calore che li tiene attivi ed in vita. Nel momento in cui la stessa persona esce dalla criosauna, l' effetto sarà opposto, ovvero si assisterà ad una vasodilatazione, con il ritorno del sangue ossigenato nelle parti periferiche del corpo, e in tutta la sua superficie. Questo effetto di "pompa" vascolare cioè di vasocostrizione/vasodilatazione provoca l' effetto antinfiammatorio, con il drenaggio degli edemi e dei gonfiori, e sensazione di benessere fisico, lo stesso che si prova, in forma molto minore, dopo una doccia gelata e tonificante. Tutto qui, il meccanismo di azione è esclusivamente questo. Non esiste alcuna evidenza scientifica della efficacia della crioterapia contro l' asma, la psoriasi o contro il calo del desiderio sessuale, e non è stato mai registrato un effetto sul metabolismo e la perdita di peso, per non parlare del ringiovanimento corporeo. La Food and Drug Administration, l' agenzia statunitense che vigila su farmaci, terapie e salute, non riconosce alcun beneficio a questi bagni di freddo, ed evidenzia come non ci siano prove scientifiche in proposito, né basi fisiologiche, concludendo che la crioterapia o le criosaune non provocano assolutamente questi effetti terapeutici. Nel frattempo però i centri per tale metodica nascono come funghi in ogni angolo del Paese, dove ogni seduta costa fino a 250 dollari, e nonostante comincino a comparire i primi detrattori, ovvero persone che escono dalle "lavatrici del freddo" con ustioni in varie parti del corpo, geloni e sintomi da assideramento, soprattutto alle estremità. «Noi siamo dei grossi pezzi di carne», spiega Gordon Gisenbrecht, professore dell' University of Manitoba, «e non bastano tre minuti per abbassare la nostra temperatura a 10 gradi. La nostra temperatura interna è stabile a circa 37 gradi, e quando scende attorno ai 27 si rischia l' arresto cardiaco». Infatti la nostra pelle è uno straordinario isolante, e nei pochi istanti della criosauna il freddo polare riesce a penetrare solo per pochi millimetri, ed il breve raffreddamento è appena sufficiente ad innescare i processi antinfiammatori ed a riattivare la circolazione. Questa novità "terapeutica" è però diventata uno dei trend di benessere fisico più in voga, ed anche in Italia è pubblicizzata come rimedio per terapie estetiche localizzate, ovvero per combattere la cellulite e la ritenzione idrica, addirittura congelando i farmaci che favoriscono l' eliminazione dei liquidi in eccesso, quelli che vengono iniettati con le ordinarie tecniche di mesoterapia, con la promessa di effetti miracolosi se usati contemporaneamente nella criosauna. Inoltre si è diffusa la teoria che il freddo secco della crioterapia penetri nella pelle in modo tale da creare uno stato di ibernazione delle cellule, che poi, dopo mezz' ora dal ritorno al caldo, ricevono lo stimolo a triplicare il loro metabolismo, favorendo il rinnovamento e la rigenerazione cellulare, che ringiovanisce la cute del corpo, oltre che gli organi interni, maggiormente ossigenati da tale trattamento, che viene chiamato appunto di crioconservazione. «La vostra pelle apparirà più compatta, luminosa, radiosa ed elastica, ringiovanita nel suo aspetto, le vostre rughe saranno più levigate ed avrete bruciato 800 calorie in due minuti, grazie all' incremento delle endorfine ed allo stimolo del vostro sistema immunitario». Queste false informazioni, purtroppo, si possono leggere sui depliant home made italiani, e sono indirizzate alla clientela più ignorante, quella non informata, che si illude e si entusiasma sui nuovi metodi "estetici" non medici né chirurgici per ringiovanire. Molti uomini si sottopongono alla criosauna con la convinzione che essa risolva il problema della disfunzione erettile, che restituisca cioè il vigore ed il desiderio sessuale, perché, durante la presunta ibernazione, i loro genitali si contraggono e si riducono di volume al massimo, in difesa dal freddo glaciale che li aggredisce, ed una volta tornati a temperature accettabili, essi si distendono in lunghezza e larghezza maggiore del solito, nel tentativo di recuperare tutto il calore perduto. Quando l'altro giorno una mia amica insisteva con me sugli effetti di ringiovanimento della criosauna, e non riusciva a comprendere come mai il viso non venisse incluso in questo trattamento per lei magico dal momento che, diceva, tutte le donne del mondo aspirerebbero per prima cosa a veder ringiovanire la propria faccia, ho deciso di scrivere questo pezzo. Non prima però di averle risposto che forse i crioterapisti escludono appositamente tutta la testa dal loro miracoloso shock termico, perché dietro al volto, si sa, è posizionato il cervello, il quale in molte donne risulta già congelato. di Melania Rizzoli

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