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Pressione, come misurarla da soli senza fare errori: la posizione da evitare

Gino Coala
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Da quando gli strumenti per la misurazione della pressione arteriosa sono diventati alla portata di tutti, è sempre più diffusa l'abitudine di rilevare da soli i dati che servono al medico per le terapie che curano l'ipertensione. Sono strumenti affidabili secondo il dott. Massimo Finzi su Dagospia, ma non vanno sottovalutati diversi potenziali errori che possono quindi influenzare negativamente le terapie prescritte dal cardiologo. Il primo errore è pretendere di misurare la pressione durante attività come salire le scale o un rapporto sessuale, inutile senza le necessarie attrezzature, come un Holter pressorio che rileva i dati nel corso delle 24 ore. Bisogna rispettare l'ordine dei passaggi per la misurazione, innanzitutto considerando larghezza e lunghezza del bracciale: "Gli apparecchi comunemente in commercio - dice il dott. Finzi - sono corredati di un solo bracciale adatto alle persone di normale corporatura ma soggetti molto magri o, al contrario, obesi hanno bisogno di un bracciale adatto pena l'errore della rilevazione". Importante la posizione del corpo, quindi del braccio rispetto all'apparecchio: "Difficile allinearli a livello del cuore in posizione seduta - chiarisce il medico - anche perché l'angolazioned del braccio varia con l'altezza della persona e con l'inclinazione dello schienale. Preferibile quindi la posizione distesa a pancia in su, che permette il rispetto di tutte le posizioni. La misurazione va effettuata dopo almeno 4-5 minuti con il paziente in stato di tranquillità fisica e psichica, in ambiente con temperatura confortevole". Altro errore comune è restare vestiti, anche una manica arrotolata sul braccio può influenzare la rivelazione della pressione, quindi meglio togliere la camicia o la maglia. Da evitare momenti della giornata come dopo il pasto, specie se abbondante o dopo l'assunzione di alcol e caffè.

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