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Tumore allo stomaco, da cosa è causato e come si fa a evitarlo

Matteo Legnani
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È uno dei tumori oggi più facilmente evitabile, eppure ogni anno in Italia ne vengono diagnosticati ancora 13mila nuovi casi, al punto che questa patologia rappresenta la settima neoplasia più diffusa nel nostro Paese, sebbene l' informazione scientifica al riguardo non sia affatto carente. La causa è infettiva, perché il primo fattore che nutre e fa sviluppare questa malattia è l' Helicobacter Pylori, (HP), un piccolo batterio che trova ingresso dalla via orale, viene deglutito e si insinua tra le pieghe dello stomaco, il cui muco è il suo habitat naturale, e nel quale resiste perché refrattario all' aciditá gastrica, e dove, una volta insediato nella mucosa, crea attorno a sé un microambiente compatibile con la sua esistenza. I due scienziati australiani - Robin Warren e Barry Marshall - che per primi hanno individuato l' HP come l' agente responsabile prima della gastrite, poi dell' ulcera gastrica e infine del cancro dello stomaco, e che hanno raccomandato l' uso di un cocktail di antibiotici in caso di infezione da tale batterio, nel 2005 hanno ricevuto il Premio Nobel per la medicina, perché grazie alla loro ricerca l' adenocarcinoma gastrico è diventato una malattia prevedibile, evitabile, curabile e addirittura guaribile. Leggi anche: Tumore, scoperto il test del sangue che individua 10 tipi di cancro L'Helicobacter Pylori è particolarmente diffuso in tutti i Paesi del mondo, soprattutto nella popolazione sotto i sedici anni, colpisce molto facilmente i bambini, non sempre è cancerogeno, ma una volta insediato nello stomaco si muove con i suoi flagelli, scava nei vari strati mucosi, si fissa in un' area dove si stabilisce in modo permanente, producendo una grande quantità di ureasi, un enzima che neutralizza l' effetto dei succhi gastrici permettendo così la sua sopravvivenza. Sebbene nella maggior parte delle persone la presenza del batterio non provochi conseguenze sempre preoccupanti, una volta accertato è sempre meglio curarlo, perché se tale infezione non viene eliminata, come tutte le infezioni croniche che vengono trascurate, dopo dieci o quindici anni può degenerare, malignizzare e quindi sviluppare il cancro, perché è scientificamente provato che l' HP è il solo ed unico responsabile dell' insorgenza della gastrite, la quale, con la sua ipersecrezione acida, provoca la famosa ulcera peptica, che se non trattata a dovere può evolvere verso il temibile tumore gastrico. L' associazione gastrite-ulcera-cancro è una realtà scientifica ormai consolidata, che raggiunge in alcuni casi percentuali tra l' 85% e il 100%, e la cura di questo batterio ha cambiato la storia naturale della malattia - fino a pochi decenni fa definita cronica e recidivante - eliminando il pericolo della neoplasia, dovuta a tale infezione, in milioni di persone nel mondo. Fastidi dopo i pasti - L' HP nel nostro Paese è responsabile della gastrite e dell' ulcera gastrica e duodenale in 25 milioni di italiani che soffrono di dispepsia, quella che una volta veniva chiamata "cattiva digestione", la quale provoca dolore, senso di peso o fastidio addominale persistente o ricorrente dopo i pasti o a digiuno, un sintomo rivelatore della presenza del batterio nello stomaco. Tutti coloro che accusano questi sintomi digestivi dovrebbero eseguire i test per accertare o escludere tale infezione, poiché questo batterio è stato chiamato in causa anche per altre forme di cancro, come quello dell' esofago, del pancreas e per il linfoma Malt, una rara forma di tumore che colpisce le cellule del sistema immunitario gastrico. L' Agency for Research on Cancer (IARC) ha classificato l' HP come "carcinogeno di gruppo I" al pari del fumo per il cancro del polmone, poiché l' associazione del microrganismo con le lesioni precancerose e cancerose è assai elevata, e raggiunge in alcuni casi il 100%. L'uomo è l' unico serbatoio noto di questo batterio, e le vie di contagio sono di solito il contatto con acque, con strumenti endoscopici o sondini naso-gastrici contaminati, anche se non esistono dati definitivi al riguardo, ma è accertato che l' HP rimane metabolicamente attivo in acqua corrente per circa venti giorni. L'identificazione dell' Helicobacter Pylori avviene tramite test non invasivo del respiro o delle feci, attraverso la ricerca degli anticorpi nel sangue o tramite prelievo durante la pratica della gastroscopia, che resta il più sicuro esame di riferimento per la diagnosi, perché permette al medico una visione diretta di eventuali lesioni sulla parete dello stomaco. La terapia per l' eradicazione del batterio comprende farmaci per ridurre l' acidità e l' uso di due antibiotici, amoxicillina e metronidazolo prescritti in dose multipla, ovvero in associazione di dosi e molecole diverse, che vanno assunte per due o tre settimane, una terapia risolutiva, che uccide definitivamente il batterio ed evita il possibile sviluppo futuro del cancro dello stomaco. L' alimentazione non corretta, associata a sovrappeso ed obesità, è un fattore favorente e nutrizionale del batterio, per cui quando presente bisogna evitare una dieta ricca di amidi e grassi, e soprattutto cibi affumicati, i quali contenendo nitriti e nitrati, che sono, come tutte le nitrosamine, precursori di cancerogeni. Fattori di rischio -  Dal momento che non esiste in Italia un programma di screening sulla popolazione generale per sottoporsi ad una gastroscopia, tutti coloro che accusano una sintomatologia con dispepsia, dolore o bruciore di stomaco, difficoltà di digestione, senso di pienezza e gonfiore gastrico dopo un piccolo pasto, nausea post-prandiale, o reflusso esofageo, devono sottoporsi al test dell' Helicobacter Pylori. Il tumore dello stomaco, nonostante possa essere prevenuto, è purtroppo ancora uno dei più comuni al mondo, con circa 23mila nuovi casi diagnosticati ogni anno solo negli Stati Uniti, mentre in Italia le cifre sono in diminuzione proprio per l' aumento della diagnosi dell' Helicobacter Pylori, e per la riduzione dei fattori di rischio dietetici ed ambientali. Naturalmente questo batterio non è l' unica causa del tumore dello stomaco, perché si tratta di una neoplasia multifattoriale, ma il suo ruolo nella genesi della malattia è riconosciuto, e pertanto ognuno di voi che dopo aver letto questo articolo, e dopo aver riconosciuto come propri i sintomi, valuti la possibilità di eseguire i test specifici per evitare di ammalarsi, e per contribuire a diminuire l' incidenza di questa patologia e magari ad eliminarla dal futuro della vostra vita e dalle statistiche cliniche. di Melania Rizzoli

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