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Glaucoma, arriva la cura promettente: un tubicino che riduce la pressione oculare

Matteo Legnani
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Si chiama “InnFocus” ed è l'ultima novità nella cura del glaucoma ad angolo aperto, il tipo più diffuso, che colpisce il 90% dei pazienti (70% donne). E' un sottile tubicino (del diametro di 70 micron) capace di drenare una quantità tale di umore acqueo, il liquido contenuto nell'occhio, da ridurre in maniera consistente la pressione oculare e quindi ostacolare l'insorgenza e la progressione del glaucoma. Si applica in day surgery, con un intervento di soli 15-20 minuti in anestesia locale e il paziente viene dimesso entro la giornata. Il nuovo device, che sarà disponibile in Italia da febbraio 2019 “si inserisce nell'occhio attraverso un piccolo foro praticato con un semplice ago in anestesia locale” spiega il professor Stefano Miglior, direttore della Clinica oculistica dell'Università Milano Bicocca e presidente dell'Associazione italiana per lo studio del glaucoma (Aisg). “E' fatto di un particolare materiale plastico di grande robustezza ma abbastanza delicato da non danneggiare il tessuto congiuntivale. E' molto promettente nella cura di questa malattia non ancora curabile, ma sempre più gestibile”. Una volta posizionato, il dispositivo dura tutta la vita e non va cambiato. Sono state condotte sperimentazioni cliniche, con risultati a tre anni, che confermano i benefici, in termini di valori della pressione intraoculare. Di glaucoma soffrono 1 milione 200 mila persone in Italia.

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