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Meteo, il fisico Franco Prodi: "Bestialità, basta balle". La grande menzogna sul cambiamento climatico

Gino Coala
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Non appena uno scienziato prova a mettere in dubbio il ritornello del clima impazzito e della catastrofe ambientale imminente, viene subito bollato come un "negazionista". "Termine da bar", dice il fisico Franco Prodi al Quotidiano nazionale, che punta invece il dito sulla carenza di strumenti adeguati da parte dell'Italia per poter analizzare a dovere i cambiamenti climatici: "Un Paese serio come il nostro - dice lo scienziato - dovrebbe avere la documentazione radar degli eventi, vale anche per la tempesta di ottobre al nord. Ma io quella documentazione non l'ho vista. E il cambiamento climatico non c'entra".. Leggi anche: Etna, parla l'esperto: "Il vulcano sta scivolando in mare verso Malta" Innanzitutto Prodi prova a chiarire che non si distingue mai abbastanza una previsione meteorologica da una climatica. E il motivo è soprattutto nell'inadeguatezza delle attrezzature dei centri meteo italiani: "Non c'è conoscenza sufficiente per fare previsioni sul clima. Non si può distinguere l'apporto antropologico da quello che è naturale e dipende dall'astronomia, dall'astrofisica, dalla struttura e dalla composizione dell'atmosfera...". In pochi, secondo Prodi hanno le base della climatolgia. Una lacuna che porta a divulgare allarmi legandoli a cause che con quei fenomeni non hanno nulla a che fare. Per esempio la siccità, usata spesso come prova del cambiamento climatico: "È una bestialità". Il climatologo serio esamina il presente e lo confronta con trenta anni precedenti. Fino a qualche tempo fa, la fascia andava dal 1960 al 1990. Poi si è spostata più avanti, dal 1980 al 2010. Ma sempre sui trent'anni". Diverso invece dovrebbe essere il lavoro del meteorologo: "Studia la situazione presente e sa che può fare la previsione fino a 10-12 giorni".

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