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Coronavirus, Ilaria Capua a Tagadà: "Perché 30mila contagi in Italia sarebbero una buona notizia"

Gabriele Galluccio
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Ilaria Capua segue con attenzione l'emergenza coronavirus che è scattata in Italia. E lo fa dagli Stati Uniti, dove dirige il One Health Center of Excellence dell'Università della Florida. In collegamento con Tagadà, la nota virologa ha affermato che "se in Italia i contagi dovessero arrivare a 10, 20, 30mila, sarebbe una buona notizia perché tante persone sarebbero contagiate ma senza neanche accorgersene". La Capua è della scuola di pensiero secondo cui il coronavirus è poco più di un'influenza, presenta un'alta possibilità di trasmissione ma scarsa mortalità. Ma perché l'Italia è il terzo paese al mondo per contagi, il primo in Europa anche per morti? "Il ritrovamento in Italia e in particolare in Veneto è stato occasionale. Il virus è stato trovato non perché c'era una sintomatologia che potesse far pensare ad una polmonite grave, ma perché lo abbiamo cercato. Le persone che sono morte sarebbero state male lo stesso anche se non si fosse parlato di coronavirus. Molti casi vengono scambiati per influenza normale. Negli altri paesi non si fa il lavoro a tappeto che sta facendo l'Italia". Per approfondire leggi anche: Il rischio di mortalità in base all'età

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