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La frutta si coglie al market

Al via lo scaffale "idroponico"

Albina Perri
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Il desiderio di cogliere la frutta direttamente dagli alberi è una tentazione che anima da sempre l'inconscio dell'uomo, almeno da Adamo ed Eva. Adesso questa pratica non è più considerata 'peccaminosa' ma semplicemente un vezzo dei fanatici della bio-alimentazione. Per i patiti del biologico arriva dall'Inghilterra una buona notizia, ossia che, nel giro di una decina d'anni, si potranno cogliere al supermercato la frutta e la verdura direttamente dagli alberi. Futurlab, famosa società di consulenza britannica, ha  infatti previsto l'arrivo nei supermercati dello scaffale idroponico: una serra che troverà posto nelle corsie dei centri commerciali e che ospiterà funghi, patate, fragole, frutti di bosco, pomodori, insalata, peperoni e verdure varie. Il cliente si limiterà a cogliere dalla pianta ciò che gli serve, pesarlo e pagarlo alla cassa. Nello scaffale idroponico non ci sarà terra ma una speciale soluzione ricca di nutrienti nella quale sono affondate le radici delle piante. Secondo Lucy MacLennan, responsabile tecnico di Sainsbury, una delle più grandi catene commerciali britanniche, questo tipo di distribuzione avrà effetti positivi non solo sulla qualità di ciò che mangiamo, ma anche sull'ambiente. Infatti, la frutta e la verdura che troviamo al supermarket costano moltissimo sia in termini di trasporto sia in termini di imballaggio. Far nascere e crescere i vegetali direttamente sullo scaffale taglierà le emissioni inquinanti legate a queste due attività.

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