Acqua su satellite di Saturno
Sarebbe possibile la vita aliena
Acqua su una delle lune di Saturno. A scoprirlo due diversi team di scienziati, uno tedesco e l'altro americano, grazie alla fuoriuscita di sale e ghiaccio che hanno potuto osservare. Enceladus, la luna in questione, avrebbe al suo interno delle caverne colme di ghiaccio e dunque sarebbe un habitat possibile per forme di vita aliena. I due elaborati scientifici, pubblicati sulla rivista Nature, hanno anche provato che era sbagliata la vecchia teoria secondo la quale l'acqua contenuta nel satellite doveva fuoriuscire tutta insieme attraverso dei gayser. Invece le fuoriusicte avvengono gradualmente e dalle spaccature della crosta. I getti di vapore acqueo che escono dalla luna del pianeta, già visti negli anni scorsi, secondo il professor Nicholas Schneider, del Laboratorio di fisica spaziale e atmosferica del centro di ricerca di Boulder in Colorado (Usa), non sono dei geyser provenienti da oceani. Schneider e i suoi colleghi americani analizzando le immagini con il telescopio Keck-1 del diametro di 10 metri sostengono di aver misurato troppo poco sale. In presenza di oceani la quantità dovrebbe essere molto maggiore. Per gli studiosi americani i getti provengono da caverne sotterranee. Da queste si manifesta una periodica e lenta evaporazione di vapore acqueo. "Possiamo avanzare tante ipotesi che non siamo però in grado di verificare – ammette però lo studioso - dobbiamo prenderle tutte in considerazione con un grano di sale".