Donna in carriera? 'Colpa' del testosterone
La Mussolini: "È vero, io ce l'ho a mille"
Quando il gioco si fa duro le donne tirano ‘fuori le palle'nel vero senso della parola, producendo livelli maggiori di testosterone, ossial'ormone maschile. È quanto ha dimostrato uno studio condotto da due ricercatoriitaliani all'estero, Paolo Sapienzadella Northwestern University a Evanston e DarioMaestripieri dell'Università di Chicago. Secondo i due scienziati le donnecon livelli alti di testosterone sono più attratte dal rischio finanziario escelgono carriere più difficili, in settori un tempo considerati ‘off-limits'per il gentil sesso. “È molto probabile che le donne con carriere di successoin finanza e in altri settori competitivi, e che si dimostrano più aggressive ecombattive sul lavoro, abbiano anche livelli alti di testosterone”, spiegaMaestripieri. Stando agli ultimi fatti di cronaca poi è lampante che ci siano delleatlete disposte ad alterare i propri livelli ormonali per ottenere risultatisportivi migliori. È questo il caso della sudafricana Caster Semeya, neo-campionessa mondiale degli 800 metri che, testataprima di Berlino, aveva fatto registrare un indice dell'ormone maschile ben trevolte superiore alla media femminile. Quindi, il ‘vero' segreto delle donne incarrierasarebbe quello diavere nel corpo qualcosa di maschile. Secondol'on. Alessandra Mussolini si puòparlare di vere e proprie “donne testosteroniche”, ossia di donne capaci diprodurre maggior quantità di testosterone per raggiungere i propri obiettivi.“Da medico – spiega la Mussolini –mi trovod'accordo con i recenti risultati dello studio americano. A livello ormonale,infatti, avere più testosteroneaiuta adaumentare quasi del 60% la combattività e la tenacia femminile”. Personalmenteio mi riconosco al 100% in queste donne combattenti”. Ma attenzione, precisa la Mussolini, “èsoprattutto una questione fisica, perché ci sono donne che per natura non potrannomai produrre livelli alti di testosterone”. Per la ginecologa TizianaViezzoli questo processo è da attribuirsi anche alla conformazione delleovaie: l'orientamento di una donna verso un lavoro maschile potrebbe dipendere non solo dal livello ditestosterone ma anche dalla mancata ‘aromatizzazione' degli ormoni, ossia dellatrasformazione corretta degli androgeni liberi in estrogeni femminili. “Ledonne che fanno carriera con la mente – spiega la ginecologa –e che si trovano a lavorare in ambienti doveè necessario avere un atteggiamento combattivo rischiano di avere livellieccessivi di stress e di conseguenza di sviluppare anomalie ormonali”. Le scelte di carriera delle donne sonoinfluenzate anche da diversi fattori sociali e culturali. È questo il caso dell'onorevole Catia Polidori che, oltre ad essersi occupata della gestione delletre aziende di famiglia è stata Presidente del gruppo giovani imprenditori eResponsabile Nazionale della formazione dei giovani imprenditori Confapi.Secondo la deputata del PdL le scelte lavorative di una donna dipendonosoprattutto dall'educazione della famiglia e dall'ambiente in cui si trova acrescere: “Non ho mai considerato il mio lavoro come a un'attività prettamentemaschile, spiega la Polidori. “Il merito è tutto di mio padre che mi ha buttatain prima linea senza fare distinzioni sessuali tra me e mio fratello e questomi ha aiutata moltissimo a non sentirmi discriminata come donna, nonostante laposizione che occupo. A volte – dice ridendo – mi è capitato che mio marito venissescambiato per me, ma poi passato l'imbarazzo iniziale, non ho mai incontratoparticolari difficoltà nell'essere io il dottor Polidori”. Secondo la psicologa FedericaMormando “è la società maschile che ha spinto le donne a trasformare ipropri modelli e ad orientare le scelte lavorative”. Una sorta di meccanismodifensivo, che spinge il gentil sesso ad alzare anche i livelli di testosteroneper stare al passo con gli uomini, nella stessa maniera in cui una personacolpita da un pugno si ritrova ad alzare i suoi livelli di adrenalina. Per chi ècurioso di conoscere il proprio livello ormonale adesso la rete offre un piccolocalcolatore, in grado di conteggiare il testosterone libero: http://www.issam.ch/freetesto.htm. Carlotta Clerici