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Cancro, l'istituto di Veronesi

scopre segreto delle staminali

Silvia Tironi
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Il ‘segreto'delle cellule ‘bambine' che alimentano i tumoti non è più così segreto.Graziealla scoperta effettuata dai ricercatori italiani dell'Istituto europeo dioncologia (Ieo) di Milano, diretto dal professor Umberto Veronesi. I quali (coordinati dal Pier Giuseppe Pelicci,direttore di Oncologia molecolare all'Ieo e professore all'università degliStudi di Milano) hanno capito come si moltiplicano le cellule staminali chealimentano i tumori: il serbatoio che permette al cancro di crescere e dicolonizzare l'organismo. Lo studio, condotto sui topi e in particolare sumodelli animali di tumore al seno, è pubblicato sulla rivista scientifica'Cell'. Dimostra che le staminali del cancro si dividono in maniera simmetricae che il tumore si espande quindi in modo geometrico, ma che è possibile intervenirecon particolari farmaci, ossia molecole che per ora sono utilizzabiliesclusivamente in ricerca pre-clinica. Lostudio è stato condotto nei laboratori del Campus Ifom (Istituto Firc dioncologia molecolare)-Ieo in collaborazione con la Statale del capoluogolombardo, ed è stato possibile grazie ai finanziamenti dell'Associazioneitaliana per la ricerca sul cancro (Airc), del ministero della Salute e dellaComunità europea. “Negli ultimi anni - ricordano gli esperti - è stato scopertomoltissimo su come si moltiplicano le cellule tumorali. Poco o nulla, invece,si sapeva sulla moltiplicazione delle staminali del cancro. Queste cellule, puressendo pochissime all'interno dei tumori, sono quelle responsabili dellacrescita della malattia e della sua diffusione sotto forma di metastasi. Lebaby-cellule del cancro rappresentano dunque il 'cavallo di Troià persconfiggere il tumore dall'interno: per bloccare le crescita della neoplasiabisogna riconoscere e colpire le sue staminali, il vero bersaglio sono loro”. Diversamenteda quanto avviene per la normale cellula staminale (che quando si duplica dàorigine a due cellule diverse fra loro – divisione asimmetrica -, una dellequali rimane staminale, l'altra si specializza e dà origine a sua volta a tuttele cellule di quel tessuto), la cellula staminale del cancro si duplica in modosimmetrico, dando origine a due staminali, ciascuna capace di formare tessutotumorale. Così il numero di staminali aumenta progressivamente, e diconseguenza il tumore si espande in maniera geometrica. Ma il team milanese siè spinto oltre, fino a capire le basi molecolari di questo fenomeno. L'armoniadei tessuti è infatti garantita da un particolare gene, chiamato p53, cheimpone alle cellule staminali normali di dividersi in maniera asimmetrica. Mase manca il p53 'sentinellà, le staminali perdono questa istruzione e sidividono in modo simmetrico.

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