Più pericoloso il bracconaggio:
tonnellata avorio sequestrata
In soli tre mesi in Africa è stata sequestrata più di una tonnellata di avorio. Negli ultimi tre mesi, infatti, tra il Kenya e cinque Paesi limitrofi (Burundi, Etiopia, Uganda, Ruanda e Tanzania) è stata sequestrata oltre una tonnellata d'avorio in operazioni condotte congiuntamente da enti per la protezione della fauna ed Interpol. Almeno una settantina di persone sono state arrestate. I dati sono stati resi noti oggi a Nairobi: si è trattato, è stato specificato, della più ampia operazione contro il bracconaggio degli ultimi anni. La capitale keniana risulta essere purtroppo l'epicentro del traffico: circa la metà dell'avorio, infatti, è stato sequestrato nell'aeroporto internazionale di Nairobi; in larga misura era diretto verso i Paesi dell'Estremo Oriente. La circostanza che preoccupa maggiormente è il fatto che ormai non sono più all'opera bande di bracconieri, ma ci si trova di fronte a una criminalità organizzata, che fornisce armi sofisticate e micidiali i propri “operatori” e ha a disposizione canali efficaci e veloci di smistamento dell'avorio. Tra i primi anni Settanta e la fine degli anni Ottanta la popolazione degli elefanti in Kenya si era drasticamente ridotta (da 160.000 e 16.000), ma attualmente sembrerebbe essere in corso una ripopolazione, come, del resto, in buona parte dell'Africa Australe. Il fenomeno del ripopolamento, però, potrebbe essere messo in crisi dal salto di qualità operativo fatto dal bracconaggio e, dunque, dal suo accentuarsi in una versione ancora più pericolosa.