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Andrea Crisanti la spara grossa sul Covid: "Geolocalizziamo il cittadino ogni volta che entra in un luogo"

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Dopo il paragone tra riaperture e la strage della funivia del Mottarone, Andrea Crisanti ne spara un'altra. Il professore di Microbiologia all'Università di Padova intende controllare ogni minimo spostamento degli italiani. La scusa? "Senza tracciabilità e controlli sul covid-9 la strada è aperta a qualsiasi variante". Per l'esperto il Paese sta sì facendo grandi passi in tema vaccino, ma non sta lavorando abbastanza al tracciamento: "Non sequenziamo il virus e poi abbiamo tolto tutti i controlli alle frontiere, che è come lasciare la strada aperta a qualsiasi variante", ha tuonato ai microfoni di Rai Radio 1. Da qui le sue due proposte: un'anagrafe vaccinale nazionale e l'uso massiccio dell'App Immuni, la stessa che si è dimostrata fallimentare su tutti i fronti.

 

 

Con la prima - è il suo ragionamento - "si può risalire a chi ancora non è stato vaccinato con l’obiettivo di raggiungere l'immunità di gregge che, con la variante indiana, si ha solo con l'85-90% della popolazione sottoposta a vaccino". Anche su quest'ultimo punto il microbiologo si mostra disfattista: "Molte persone hanno mancato l'appuntamento con la somministrazione della dose, come ad esempio gli anziani sprovvisti di strumenti informatici o gli immigrati irregolari. E se a questi si aggiunge una bassa tracciabilità del virus in Italia diventa difficile arrivare all'immunità di gregge".

 

 

Seconda proposta invece è quella legata all'App inaugurata nel Conte bis: "Il suo uso è dovuto proprio alla necessità di un maggiore tracciamento del virus. Immuni non ha funzionato perché incarcerata in una serie di disposizioni legislative che l'hanno resa inefficace". Di più, perché durante il webinar "Immuni, un'app di cittadinanza", Crisanti è addirittura arrivato a utilizzare un sistema che "richiede la geolocalizzazione, da parte del cittadino, ogni volta che entra in un luogo pubblico". "Penso che questo - ha affermato convintamente - possa essere un compromesso accettabile. Questo metodo permetterebbe di avere sempre una fotografia aggiornata in caso di nuovi casi di contagio che si possano registrare in un luogo piuttosto che in un altro". Insomma, una sorta di Grande Fratello in versione moderna.

 

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