Sempre peggio

Alluvioni, il meteorologo Lombroso: "Crisi climatica, superato un punto critico. Non pensavo così in fretta"

Non si aspettava una tale rapidità nel cambiamento climatico Luca Lombroso, meteorologo dell'Osservatorio geofisico del dipartimento di ingegneria dell'Università di Modena e Reggio Emilia. "Da almeno vent' anni ci stanno mettendo in guardia sui problemi legati al maltempo. Francamente non credevo di arrivare a vedere così in fretta quello che sta succedendo in queste ore", spiega in una intervista a Il Giorno. "Siamo di fronte a una situazione che mi fa temere che possiamo aver superato un punto critico, una soglia oltre la quale avvengono fenomeni così improvvisi".

 

 

Non vuole però definire riscaldamento globale questo fenomeno: "Non dobbiamo fare confusione. È un cambiamento climatico, o più in genere una crisi climatica che innesca una serie di fenomeni intensi ed estremi con cui ci troviamo a far i conti in modo severo", aggiunge Lombroso. "Talora sono le ondate di caldo, aumentate in modo così ponderoso negli ultimi decenni. Talora sono i forti temporali. Non siamo di fronte a una variazione dei fenomeni, ma a delle estremizzazioni di questi fenomeni".

 

 

In questo scenario "il tema della previsione è fondamentale, perché con la previsione possiamo difenderci da questi fenomeni. Io stesso sto lavorando sempre di più all'idea di aumentare la consapevolezza nei cittadini su come comportarci di fronte a questi eventi e come comportarci in conseguenza di previsioni e allerta meteo. Ma un allerta è un po' come dire ogni fine settimana: attenzione che se ti metti in viaggio rischi un incidente stradale. Contano le previsioni, ma l'aspetto più difficile da gestire è quello che avviene dopo le previsioni". Perché, "per esempio i temporali, soprattutto quelli estivi, sono episodi che si presentano in modo improvviso e localizzato e non prevedibile in dettaglio".

 

 

Diverso il caso della Germania e del Belgio: "Ci troviamo di fronte a piogge non straordinariamente intense come singola intensità, ma molto prolungate e molto estese. Queste in genere sono ben prevedibili, ma ci si scontra con la realtà e con il comportamento degli abitanti di quelle zone".