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Spazio, una catastrofe dopo l'altra. "Così vengono divorati milioni di mondi e di stelle"

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Ci mostrano un universo catastrofico le immagini raccolte dal radiotelescopio Lofar, Low Frequency Array, rete di migliaia di antenne distribuite in tutta Europa. Grazie ad esse ora possiamo studiare l'evoluzione di galassie lontane e, in particolare il ruolo dei buchi neri super-massicci nella loro formazione. Riporta il Corriere della Sera che adesso osserviamo da vicino il lato oscuro dell'universo dove si susseguono le catastrofi. 

 

 

"Si vedono buchi neri super-massicci annidati nel cuore delle galassie-bambine e intenti a divorare milioni di stelle. Mentre riducono in briciole interi mondi facendoli spiralizzare verso i loro dischi di accrescimento emettono ai poli enormi quantità di materia, sotto forma di getti relativistici, che si propagano nello spazio per migliaia di anni luce".

 

 

Hercules A è una galassia distante 2 miliardi di anni luce dalla Terra. Sembra la nostra, "ma quando si usano le onde radio si scopre che è molto più massiccia della nostra e soprattutto che il suo nucleo centrale è occupato da un buco nero gigantesco. Anche la nostra placida Via Lattea nasconde nel suo cuore più profondo Sagittarius-A, un buco nero pesante 4 milioni di volte più del Sole". Una massa certamente mostruosa, ma che impallidisce di fronte a quella del buco nero nel nucleo di Hercules A, che pesa quanto 2,5 miliardi di masse solari. Le immagini ad alta risoluzione raccolte da Lofar permetteranno di capire con precisione la dinamica di questi fenomeni che hanno giocato un ruolo fondamentale nella formazione delle prime galassie.  

 

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