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Vaccino, addio ago: "Dosi somministrate con l'insalata", lo studio dalla California

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Il nuovo obiettivo della ricerca medica è quello di far diventare il vaccino commestibile. O meglio: l'idea sarebbe quella di far ingerire il farmaco attraverso piante commestibili, come l'insalata. Ad occuparsene al momento è un gruppo di ricercatori dell'Università della California-Riverside, che sta portando avanti una coltivazione di insalata a base di medicinali, in grado di somministrare un vaccino attraverso le foglie ingerite. Addio ago insomma. 

 

 

 

Gli scienziati, finanziati da una sovvenzione di 500mila dollari dalla National Science Foundation, cercheranno di fornire vaccini validi a DNA contenente mRNA nelle cellule vegetali, dove possono replicarsi, per dimostrare - come riporta il Messaggero - che le piante possono produrre abbastanza mRNA per sostituire un'iniezione tradizionale. "Idealmente, una singola pianta produrrebbe abbastanza mRNA per vaccinare una singola persona - ha spiegato Juan Pablo Giraldo, professore di botanica e scienze delle piante dell'UCR -. Stiamo testando questo approccio con spinaci e lattuga e abbiamo obiettivi a lungo termine per le persone che lo coltivano nei propri giardini. Gli agricoltori potrebbero anche coltivarne interi campi".

 

 

 

Per realizzare vaccini commestibili, però, sono necessari i cloroplasti, piccoli organi all'interno delle cellule vegetali che aiutano a convertire la luce solare in energia. "La nostra idea è di riutilizzare le nanoparticelle naturali, vale a dire i virus delle piante, per la consegna di geni alle piante - ha spiegato Nicole Steinmetz, professoressa dell'UC-San Diego - per far sì che le nanoparticelle vadano ai cloroplasti e anche per renderle non infettive verso le piante".

 

 

 

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