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Omicron, "verso la variante perfetta": prossima ondata la più letale, nonostante il vaccino

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La situazione epidemiologica dell’Italia è passata in secondo piano, così come quella di gran parte del mondo. L’alto tasso di vaccinati e guariti ha fatto sì che l’emergenza Covid non fosse più tale, ma al tempo stesso è impossibile credere che il virus scomparirà da solo. Sono due gli scenari più considerati dagli esperti: il primo, il più plausibile, che è il Covid si riduca al punto da diventare qualcosa di simile all’influenza stagionale.

 

 

Il secondo, più pesante, prevede invece la comparsa di una nuova variante, ancora più “perfetta” di Omicron, nel senso che potrebbe presentare una maggiore capacità di trasmissione e replicazione, unita a un grado significativo di fuga immunitaria. In questo senso torna utile la prestigiosa rivista Nature, che ha pubblicato un’analisi curata dall’Università di Oxford e del Joint Research Centre europeo di Ispra secondo cui è ancora in corso una rapida evoluzione del virus. Ciò potrebbe comportare la nascita di nuove varianti potenzialmente in grado di sfuggire all’immunità e di scatenare una malattia addirittura più grave di quelle precedenti.

 

 

Sempre nello studio di Nature si evidenzia che la minor mortalità apparente di Omicron non deve trarre in inganno: “I virus si evolvono per massimizzare la propria trasmissibilità e a volte questo può essere correlato a una maggiore virulenza. La prospettiva di future varianti con la combinazione potenzialmente disastrosa della capacità di reinfettare a causa della fuga immunitaria insieme all’alta virulenza è purtroppo molto reale”.

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