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Vaiolo delle scimmie, il sintomo che ti condanna: entro 3 giorni dal contagio...

Vaiolo

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Il vaiolo delle scimmie che si sta diffondendo in Europa e che è arrivato ufficialmente anche in Italia è una malattia causata dal Monkeypox virus che appartiene al gruppo degli orthopoxvirus. Negli esseri umani, le caratteristiche cliniche di questo virus sono simili a quelle del vaiolo. Circa dodici giorni dopo l'esposizione, la malattia si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi gonfi, malessere generale, e spossatezza. Nell'arco di 1-3 giorni, ma a volte anche di più, dall'insorgenza della febbre, il paziente sviluppa una eruzione cutanea pustolare che appare solitamente prima sul volto, ma a volte anche su altre parti del corpo. Le lesioni si sviluppano in genere in diverse fasi prima di formare la crosta e cadere.

 

 

La malattia generalmente dura da due a quattro settimane, In Africa il vaiolo delle scimmie è fatale in circa il 10 per cento delle persone che contraggono la malattia. Mentre la mortalità per il vaiolo umano era di circa il 30 per cento dei casi prima che la malattia fosse eradicata. Gli uomini possono contrarre il vaiolo delle scimmie attraverso un morso o il contatto diretto con sangue, liquidi organici o lesioni di un animale infetto. Ma attenzione, perché la malattia potrebbe anche diffondersi da uomo a uomo, tuttavia è molto meno contagiosa del vaiolo umano.

 

 

Si pensa che il virus si trasmetta per via orale durante il contatto diretto o contatto faccia a faccia prolungato. Inoltre, il vaiolo delle scimmie può trasmettersi tramite il contatto diretto con i liquidi organici di una persona infetta, quindi anche attraverso i rapporti sessuali, o con oggetti contaminati dal virus quali biancheria o abbigliamento.

Non esiste un trattamento specifico per il vaiolo delle scimmie. È stato riferito che in Africa il rischio di contrarre questo virus si riduce nelle persone precedentemente vaccinate per il vaiolo umano. È in corso di valutazione il ruolo potenziale del vaccino per il vaiolo nei pazienti esposti a quello delle scimmie. Si stanno anche valutando farmaci antivirali, come il cidofovir, per il trattamento.

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