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Viaggi nel tempo, il dettaglio in questo quadro del 1600 sconvolge Londra

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Il filone dei "viaggi nel tempo", si sa, da sempre conquista migliaia e migliaia di appassionati. Un tema ricorrente nel creativo mondo della sci-fi è quello degli oggetti disseminati qua e là nel passato dai viaggiatori provenienti al futuro. Telefonini, tecnologie sconosciute, capi di abbigliamento decisamente "fuori contesto" e, è proprio il caso di dirlo, "in avanti sui tempi". Una mitologia che flirta spesso e volentieri con il complottismo ma che regala, va detto, anche momenti genuinamente inquietanti o, talvolta, esilarante. E quest'ultimo è il caso di un quadro realizzato nel XVII secolo dal maestro Ferdinand Bol. Secondo gli esperti (si fa per dire), su quella tela sarebbero nascosti gli indizi "inequivocabili" che sì, i viaggi del tempo sono possibili e sono già stati effettuati. 

 

 

 

 

 


La prova? Nel quadro realizzato 400 anni fa, molto famoso e apprezzato tanto da finire alla National Gallery di Londra, il suo protagonista, un ragazzetto di 8 anni, avrebbe nascosto una "chicca" che solo pochi illuminati potranno cogliere. Non cercate smartphone, telefonini o auricolari: il bambino infatti è vestito secondo la foggia del tempo e in mano ha un semplice calice. Ma se fate correre l'occhio verso il basso, assicurano i più convinti, sarà impossibile non notare sulla scarpa sinistra un segno bianco. Che cos'è? Ma il "baffo" (in gergo tecnico, lo swoosh) della Nike, of course. Qualcuno, peccando di poca fantasia ed eccessiva razionalità, fa notare che in realtà si tratta della calza bianca che si intravede tra i lembi di pelle della calzatura ben poco sportiva, ma ormai la foto è diventata virale e sta facendo il giro delle bacheche di molte pagine Facebook ed è diventata un meme su Instagram.

Come se non bastasse, chi ha scoperto la sconvolgente coincidenza (la 57enne Fiona Foskett, in visita alla galleria londinese con la figlia) è stata pure intervistata dal tabloid Sun: "Le ho detto: ma quelle sono scarpe Nike!". Dalla National Gallery non possono far altro che sorridere: "Siamo lieti che questa immagine abbia avuto un tale successo tra i nostri visitatori. Ha avuto successo anche tra i nostri follower, quando abbiamo pubblicato un Tweet chiedendo alle persone di vedere se potevano individuare un dettaglio più 'moderno' nel ritratto". Un bel viaggio, non c'è che dire.

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