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Caccia alle auto senza assicurazione per aumentare la sicurezza

Vittoria Leoni
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Si chiama Plate Check, il progetto sviluppato tra la Fondazione Ania e la Polizia di Stato. Il programma, lanciato nel 2018, nasce con l’intento di contrastare l’incidenza stradale derivante da veicoli privi di copertura assicurativa, non sottoposti alla revisione obbligatoria o coinvolti in violazioni dei tempi di guida e riposo da parte dei conducenti professionali (mezzi pesanti e pullman). Grazie al sostegno di Fondazione Ania, tutti i reparti della Polizia Stradale sono infatti stati muniti di 150 Street Control, dispositivi dotati di una telecamera capace di leggere fino a 100 targhe al secondo e, tramite un collegamento diretto con la Motorizzazione, verificare lo stato assicurativo e la conformità alla revisione dei veicoli. Grazie ai dispositivi ottenuti che sono in grado di coprire l’intero territorio nazionale e che, in particolare, si concentrano sulle province a maggior tasso di sinistrosità, i dati dei veicoli di passaggio vengono visualizzati su un tablet gestito dagli agenti che, in tempo reale, verificano se la vettura appena “fotografato” è provvisto di regolare copertura assicurativa ed è stato revisionato. In più la Fondazione è riuscita a far avere alla Stradale dei Police Controller, mezzi che sono in grado di monitorare i tempi guida/riposo degli autotrasportatori. Grazie a questo dispositivo, il lavoro della Stradale viene facilitato consentendo agli operatori una maggiore efficacia delle verifiche in strada.

CONTROLLI A TAPPETO
Nei primi undici mesi del 2023, il sistema ha passato in rassegna ben 3,21 milioni di veicoli. Di questi la Polizia Stradale ne ha controllato 1,38 milioni, identificando 34.674 mezzi privi di copertura assicurativa (il 2,5%), e 121.711 non conformi alla revisione (8,8%). Inoltre nello stesso periodo su 240.312 veicoli esaminati, sono state verbalizzate ben 35.299 violazioni (14,7%) oer mancato rispetto dei tempi di guida/riposo nei confronti dei conducenti professionali. Dall’11 al 14 dicembre la Polizia Stradale ha poi intensificato le verifiche svolgendo un servizio a livello nazionale di “controllo ad alto impatto delle strade”, durante il quale ha predisposto 1.267 posti di controllo per la verifica della copertura assicurativa e della regolare revisione. Durante questi servizi ben 38.405 veicoli sono stati fermati e sono state accertate 2.564 violazioni, di cui 1.101 (il 43%) per mancata revisione e 327 (12,7%) per mancanza di copertura assicurativa. Per quel che invece riguarda i servizi straordinari di verifica dei tempi di guida degli autotrasportatori, svolti dal 4 al 10 dicembre, sono stati controllati in totale 4.547 vetture riscontrando irregolarità nel 39,5% dei casi (1.796 di cui 1.701 mezzi pesanti e 95 autobus) di cui 750 (16,5% rispetto ai mezzi controllati) riferiti al mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo.

 

 

I RISULTATI OTTENUTI
L’utilizzo di questa strumentazione ha portato notevoli benefici sotto diversi punti di vista: innanzitutto per la sicurezza stradale visto che consente di identificare e sanziona re i conducenti di veicoli pesanti che violano le regole contribuendo così a ridurre il rischio di incidenti strada li. Ha poi prodotto una maggior efficienza dei controlli dal momento che la Stradale effettua le verifiche in modo rapido e semplice, riducendo i tempi di fermo del mezzo ed accrescendo l’operatività delle pattuglie. Infine questi nuovi strumenti hanno ridotto le manomissioni dei tachigrafi, in quanto il sistema può rilevare se un tachigrafo digitale è stato manomesso, rendendo molto più complicato per i conducenti violare le regole. «Sul fronte della sicurezza stradale» ha spiegato Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania e codirettore generale Ania, «la collaborazione con la Polizia Stradale dura da vent’anni e questo ha fatto sì che la situazione sia migliorata significativamente soprattutto tra i giovani». A fargli eco è Filiberto Mastrapasqua, direttore del servizio della Polizia Stradale per cui «questo progetto è stato portato avanti e ci induce a considerare e approfondire queste tematiche, perché sicuramente incidono sulla sicurezza stradale in maniera in maniera significativa».

 

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