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Satellite Ers-2, rientro incontrollato verso la Terra: "Quando e dove può colpire"

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Previsto alle 21 di oggi, mercoledì 21 febbraio, il rientro incontrollato in atmosfera del satellite europeo per l'osservazione della Terra Ers-2. La previsione è stata fatta dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), tenendo comunque conto di un ampio margine di incertezza dovuto all'influenza dell'attività del Sole, sempre molto variabile, che condiziona la resistenza dell'atmosfera. Sulla base degli ultimi dati raccolti, il satellite potrebbe rientrare questa sera intorno alle 21:53, ora italiana, con un margine di incertezza di quasi otto ore

Il relitto spaziale, ormai scarico di carburante, pesa all'incirca 2.300 chilogrammi. Ed è probabile che durante il rientro, a circa 80 chilometri dalla superficie terrestre, si spezzi in tanti frammenti. Di questi la maggior parte brucerà nell'atmosfera, ma è comunque possibile che alcune componenti, anche di grandi dimensioni, come il serbatoio o l'antenna principale, non vadano del tutto distrutte. In ogni caso, l'Esa ha spiegato che i rischi relativi a una loro eventuale caduta sulla terra "sono molto bassi"

 

 

 

"In genere per un satellite di questa massa si stima che il rischio che una persona sia colpita da un detrito è pari a 1 su 10.000 - ha spiegato all'Ansa l'esperto di dinamica spaziale Luciano Anselmo - una probabilità bassissima, che va spalmata sui miliardi di persone di tutto il mondo che verranno sorvolate dal satellite in caduta". In quale area potrebbero cadere i detriti? A rispondere è sempre l'esperto: "Tutto il pianeta è potenzialmente interessato: questo satellite compie un'orbita completa intorno alla Terra ogni 90 minuti. La probabilità che i frammenti cadano sugli oceani è pari a circa il 55% e sale a oltre il 60% se includiamo anche l'Antartide". Sembra essere esclusa dalle probabilità, invece, l'Italia: "Se le prossime previsioni confermeranno la stessa finestra temporale per il rientro - ha detto Anselmo - sappiamo che in quell'arco di tempo non sono previsti passaggi di Ers-2 sopra il nostro territorio".

Il satellite in questione è stato lanciato in orbita nell'aprile del 1995 ed è rimasto in funzione per 16 anni, raccogliendo dati su oceani, calotte polari e suolo, utili per il monitoraggio di disastri naturali. E non solo: informazioni importanti sono state raccolte anche sul buco dell'ozono e sui gas inquinanti presenti in atmosfera.

 

 

 

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