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Herpes B, un caso disperato in Cina: paura per il virus, "tasso di letalità all'80%"

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Certo, oggi come oggi il tempo di Covid e lockdown appare lontanissimo. Eppure, la paura di rivivere quei giorni resta. Si pensi all'attenzione con cui vengono seguiti e monitorati nuovi virus o presunti tali. O si pensi anche alle posizioni assunte da molti virologi: forse "orfani" della dimensione pubblica che avevano vissuto, spesso e volentieri flirtano con la paura, la accrescono.

Tant'è, in questo contesto sta facendo molto parlare un virus, appunto, che arriva dalla Cina. Il tutto è iniziato con il caso di un uomo di 37 anni che ora è in condizioni critiche dopo aver contratto l'herpes B, ossia il virus delle scimmie. Con ogni probabilità, secondo quanto si apprende, l'uomo sarebbe stato contagiato all'interno di un parco di Hong Kong, all'interno del quale, appunto, i visitatori possono avvicinarsi alle scimmie. Il timore, ora e come sempre in questi casi, è che il virus possa arrivare in Europa.

Nel dettaglio, il patogeno è stato catalogato con il nome di herpes B. E risulta altamente letale. Noto anche come "virus simiae", fa parte della famiglia degli Herpesviridae: identificato per la prima volta nel 1932, insomma tanto "nuovo" non è. Per macachi e scimmie si tratta di una malattia asintomatica, ma non per gli uomini, ai cui organismi può causare gravissimi danni. L'herpes B si stabilisce nel corpo grazie al contatto di fluidi infetti delle scimmie oppure di graffi e morsi degli stessi animali.

 

Il 37enne colpito con tutta probabilità al parco Kam Shan di Hong Kong, dove è possibile avvicinare gli animali, ha avuto febbre altissima per poi perdere conoscenza. I sintomi del virus, solitamente, si manifestano in 3-7 giorni dal contagio e ricordano in parte quelli del Covid. Secondo le statistiche, in fase avanzata l'herpes B provoca infiammazioni nel midollo osseo e nel cervello, tanto che il tasso di letalità è addirittura dell'80 per cento. Il caso del 37enne di Hong Kong, infine, non è l'unico noto: un decesso anche nel 2021, sempre a Pechino, a perdere la vita fu un veterinario.

 

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