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Il futuro dell'anticoncezionale: la pillola "non pillola"

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In arrivo anche altre novità come il contraccettivo auto-iniettante

Tatiana Necchi
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Il futuro della pillola anticoncezionale? Essere una "non-pillola". O meglio una semplice piccola pellicola da sciogliere sulla lingua in diversi gusti. Tutto questo per andare incontro alle donne che non amano inghiottire medicinali. Questa è una delle novità presentate all'Aja nell'ambito del Congresso europeo di contraccezione, da Philip Smits, vicepresidente Senior della Bayer Schering Pharma. I metodi contraccettivi femminili continueranno quindi la loro rivoluzione e si evolveranno per andare incontro alle esigenze più varie anche perché il più volte citato "pillolo" (per l'uomo) è ormai un progetto accantonato, ritenuto "tecnicamente impossibile", non potendo influire su un numero infinito di spermatozoi, dicono, sia meglio concentrarsi su un ovulo solo. Sul fronte pillola, già da quest'anno sarà disponibile una contenente acido folico e un'altra con più principi attivi per contrastare l'endometriosi. Ma dal prossimo anno potrebbe essere realtà il mini dispenser hi-tech con il quale le donne decideranno se e quando avere il ciclo mestruale, tra i 24 e 120 giorni. Ma la casa farmaceutica ha in progetto anche nuovi cerotti contraccettivi invisibili e dal minimo dosaggio di ormoni. L'anno di previsione però è il 2013. E ancora mini spirali il meno possibile invasive della durata di 3 anni (dal 2012) e con un minor rischio alla perforazione (dal 2017). Per finire, un contraccettivo auto-iniettante della durata di un mese (previsto dal 2015) e un contraccettivo per contrastare i fibromi uterine.

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