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Pesto ritirato dai supermercati, "cosa contiene": il celebre prodotto fermato

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Un lotto del pesto 100% vegetale prodotto da Biffi è stato ritirato dai supermercati a seguito di un richiamo del Ministero della Salute. Il problema risiede nel fatto che il pesto in questione può contenere allergeni non dichiarati: in particolare all’interno potrebbe esserci del latte, che non è stato inserito nell’etichetta. Il regolamento europeo in vigore dal 13 dicembre 2014 ha stabilito l’obbligo per produttori ed esercizi commerciali di segnalare ne cibi la presenza di sostanze che possono provocare allergie o intolleranze. 

 

 

Di conseguenza per la mancanza contenuta nell’etichetta il pesto 100% vegetale prodotto da Biffi è stato ritirato: il lotto interessato dal richiamo del Ministero della Salute è il L30PL3F, prodotto nello stabilimento di Via Piacenza 20, 26865 San Rocco al Porto (LO), con scadenza 24 gennaio 2014. Nello specifico, si tratta delle vaschette da 150 grammi. Nel caso in cui fosse stato acquistato il pesto appartenente al lotto interessato dal ritro, è possibile restituirlo al punto vendita e sostituirlo con un altro prodotto o chiedere il rimborso. È bene sottolineare che non c’è alcun pericolo per chi non è allergico al latte o non ha intolleranze al lattosio: ciò significa che è possibile consumare il prodotto senza rischi anche se è stato segnalato. 

 

L’intolleranza al lattosio è una delle più comuni e determina produzione di gas e richiami di liquidi nel colon. I sintomi più comuni dell’intolleranza tendono a manifestarsi da 30 a 120 minuti dopo un pasto contenente il lattosio: possono essere gonfiore e/o dolori addominali, flatulenza, diarrea. Inoltre potrebbero sopraggiungere anche stitichezza, meteorismo e più raramente mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee. 

 

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