Famosa per le sue acque termali ‘toccasana’ per la cura di varie patologie, Chianciano Terme punta a valorizzare la sua offerta con una importante novità per la cura e la prevenzione, grazie all’apertura del nuovo centro medico Institute for Health Chianciano Terme in collaborazione con il centro medico dell’università di Pittsburgh (UPMC). Chianciano ha una storia molto antica per la cura del fegato, ed è da qui che è nata l’idea di rilanciare il territorio con un’offerta sanitaria arricchita per i turisti-pazienti che frequentano le terme: “L’inaugurazione del nuovo centro medico UPMC Institute for health Chianciano Terme, localizzato presso le terme di Chianciano – sostiene il presidente di Terme di Chianciano Fabio Cassi - è uno degli obiettivi che il neo Consiglio delle Terme, insediatosi poco più di un anno fa, si è prefissato nel quadro di una più ampia strategia di rilancio dell’Azienda, del comparto turistico-alberghiero e di tutta Chianciano Terme. La città potrebbe diventare un ‘progetto pilota’, cioè un progetto nel quale tutte le forze sane della città, insieme alle istituzione ed a tutti gli stakeholders, si stanno scommettendo per il rilancio, non solo delle Terme, ma dell’intera città. Vogliamo dimostrare a tutti che se si fa ‘sistema’, tutto è possibile, ed anche le scommesse più difficili, possono essere vinte”. UPCM Institute for health. L’offerta diagnostica nasce da un progetto sviluppato grazie alla collaborazione con il comune di Chianciano, l’USL7 di Siena, le Terme di Chianciano e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center), il cui centro ambulatoriale è dotato di specialisti altamente qualificati e di tutti gli strumenti di screening necessari per gli esami di laboratorio, test di diagnostica - ECG, holter cardiaco, holter pressorio, elastografia, ecografici - e a partire dal 2015 dei servizi di endoscopia digestiva gastroscopia e colonscopia. “La nostra missione a UPMC è di portare nel mondo le terapie più avanzate e innovative per la cura della salute umana – afferma Bruno Gridelli direttore medico e scientifico di UPMC International – Chi si rivolgerà ai nostri specialisti, che possono contare sul know-how del nostro centro americano di medicina accademica, tra i più avanzati al mondo, riceverà informazioni chiare sul proprio stato di salute e su come salvaguardarlo.” I programmi di analisi effettuati sui pazienti – esami generali, fegato, cuore, diabete, educazione alla salute - verranno effettuati in base alla valutazione dei personali fattori di rischio quali familiarità, ipertensione, alcol, fumo, ipercolesterolemia o obesità. “Il nuovo Centro medico - afferma Laura Raimondo, amministratore delegato di UPMC Italy - sarà in grado di offrire un servizio di alta qualità per effettuare screening per la prevenzione di patologie che sono in rapida diffusione nel nostro Paese. Si stima che oggi circa il 20% di tutta la popolazione italiana abbia un fegato grasso con valori di oltre il 60% nella fascia degli ultra-sessantenni. Questa patologia si associa a molteplici condizioni quali sovrappeso e obesità, malattie croniche del fegato e sistemiche come la sindrome metabolica, il diabete, dismetabolismi lipidici e le malattie cardiovascolari. Anche la prevalenza di diabete insulino-resistente è raddoppiata (6-8% degli italiani), e i decessi per malattie cardiovascolari sono in aumento (ogni anno circa 250 mila, 40% della mortalità totale). Per questo motivo – conclude Raimondo – lo screening unito a percorsi di educazione sanitaria adeguati potranno aiutare a diminuire la mortalità legata a queste patologie.” Non è trascurabile il costo del servizio offerto che è inferiore rispetto alla somma dei tickets concessi dal Sistema Sanitario, con la differenza che in poche ore si può effettuare il check up completo e personalizzato. Il disegno delle attività e la struttura del centro di Chianciano Terme sono orientate alla realizzazione di un istituto avanzato in cui è possibile prevenire l’insorgere di sindromi metaboliche e malattie croniche del fegato, tramite anche l’ausilio delle cure termali. In merito le ‘Terme Sensoriali’ hanno già registrato un notevole successo con quasi 50 mila accessi in meno di un anno dalla inaugurazione, le acque sono alimentate dalla sorgente Sillene che sgorga dalla profondità di 120 metri, ed è la stessa fonte termale usata per i bagni e i fanghi. Una novità è la collaborazione con il professore Nicola Sorrentino - docente presso l’università di Pavia e specialista in scienze dell’alimentazione e dietetica, idrologia, climatologia e talassoterapia – che consentirà l’introduzione di un lavoro clinico-scientifico con visita dei pazienti anche presso le terme. Inoltre verrà introdotto oltre ai percorsi legati a vista, udito, tatto e olfatto anche il quinto del gusto, dove la genuinità dei prodotti e la tradizione toscana sveleranno tutti i segreti delle terme e di questa meravigliosa terra. (GIOIA TAGLIENTE)