Alta, magra, in una forma fisica da vera sportiva, nonostante alla non certo poco impegnativa attività di vicepresidente esecutivo e capo della ricerca e sviluppo di MerckSerono affianchi anche “l’essere madre di due figlie, sorella e figlia essa stessa”. Annalisa Jenkins sembra proprio un ‘sergente di ferro’, che da un paio d’anni sta provvedendo al salvataggio dell’azienda che, come lei stessa ha dichiarato “era impantanata in risultati non all’altezza degli investimenti, che si concretizzavano in un lento ma costante declino”. Più che sergente di ferro, anzi, un vero e proprio ‘Surgeon Lieutenant commander’, il ruolo che è arrivata a ricoprire nell’esercito di Sua Maestà durante la guerra del Golfo, laureandosi poi in medicina al St Bartholomew hospital di Londra e specializzandosi come cardiologa. “Da due anni sono impegnata a modificare l’organizzazione dell’azienda dal punto di vista della strategia e dell’organizzazione della ricerca – ha detto – impegnandomi a modernizzare l’approccio senza cambiare le linee d’indirizzo fondamentali”. La ricerca scientifica è stata centralizzata e a livello mondiale operano nel settore oltre 2500 ricercatori in 62 paesi, impegnando un investimento che globalmente raggiunge il 1miliardo e mezzo di dollari: chiuso l’headquarter di Ginevra sono state avviate a livello mondiale partnership con molte strutture esterne, e oltre ai 4 hub di Boston, Darmstadt, Pechino e Tokyo i centri più importanti di rierca e sviluppo sono concentrati in Israele, Inghilterra, Svizzera, Italia e west coast americana. Aree ed obiettivi della ricerca. Merck Serono concentra le sue attività di R&D in quattro aree terapeutiche: Oncologia, Immunologia, Immuno-Oncologia e Neurologia. L’approccio di Merck Serono in queste aree è finalizzato allo sviluppo di terapie personalizzate. La medicina personalizzata consiste nella possibilità di adattare le opzioni di trattamento a differenti gruppi di pazienti attraverso l’uso dei cosiddetti biomarcatori. I biomarcatori sono proteine specifiche o metaboliti che indicano uno stato biologico o un suo cambiamento con capacità prognostiche e/o predittive. Tutti i programmi di ricerca di Merck Serono utilizzano l’analisi dei profili genetici e di altri biomarcatori, al fine di scoprire e sviluppare soluzioni terapeutiche all’avanguardia che rispondano alle necessità di specifici profili individuali. Merck Serono è inoltre impegnata nello sviluppo di dispositivi sempre più facili da utilizzare per l’autosomministrazione dei suoi farmaci, al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’aderenza alle terapie. Annualmente Merck Serono conduce circa 80 studi e investe circa 1 miliardo di Euro in R&D, con l’obiettivo di lanciare una novità significativa ogni anno. La ricerca Merck Serono in Italia. L’Italia è coinvolta in circa il 50% delle sperimentazioni cliniche condotte globalmente dall’R&D di Merck Serono in tutto il globo, ed è presente in tutte le fasi delle sperimentazioni cliniche, incluse le fasi di sviluppo precoce dei nuovi prodotti. “In particolare – conferma Antonio Messina, Presidente e AD di MerckSerono Italia – il nostro è uno dei pochi Paesi europei selezionati per alcune delle sperimentazioni cliniche di Fase I condotte da Merck Serono, in virtù dell’eccellenza dei centri di ricerca in termini di strutture e preparazione dei ricercatori”. A conferma di un coinvolgimento a lungo termine nella R&D di Merck Serono l’Italia è inoltre coinvolta in numerosi studi attualmente nella fasi di “Start Up” o “Feasibility”: i centri italiani coinvolti nelle sperimentazioni cliniche di sono infatti più di 100. (ANDREA SERMONTI)
