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Esami del sangue, ecco come farli correttamente: tutto quello che serve sapere

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Come fare gli esami del sangue correttamente

Gli esami del sangue rappresentano uno strumento di prevenzione e di approfondimento diagnostico di assoluta importanza. Sapere cosa sono esattamente, che cosa ci permettono di comprendere sul corretto funzionamento, o meno, del nostro corpo, sono informazioni per noi fondamentali. Allo stesso tempo dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, e sapere qual è il corretto comportamento da adottare prima di ricevere il prelievo del sangue.

 

Cosa sono gli esami del sangue e perché si svolgono

Gli esami del sangue sono analisi per mezzo delle quali il medico professionista (o specialista) valuta le condizioni di salute generale del nostro corpo o di uno specifico organo. Ad essere prelevato è un campione di sangue venoso; l’analisi verte sui componenti più importanti del nostro sangue. Per potere avere accesso alle analisi è necessario prenotare per tempo.

All’interno del sangue troviamo i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Questa parte è definita corpuscolata, oppure cellulare, ed è circa il 45% del sangue. Esiste poi una seconda parte, liquida, che prende il nome di plasma. Il prelievo del campione di sangue è di lieve entità e accade attraverso un ago inserito in una vena di uno dei due avambracci.

Come vedremo a breve, all’interno del sangue non ci sono soltanto plasma e parte corpuscolata, ma diverse altre sostanze che possono essere soggetto di analisi specifiche, com’è il caso dei marcatori, ovvero proteine che indicano la presenza di una patologia quale può essere un tumore. In questo senso le analisi del sangue spesso si completano insieme alle analisi delle urine e delle feci.

 

Quali sono gli esami del sangue completi

Data l’importanza che le analisi del sangue rivestono per la nostra salute, è bene sapere quali sono gli esami del sangue completi. Di solito è il medico che prescrive le analisi, anche in base agli obiettivi diagnostici, ma nel caso in cui volessimo agire autonomamente, avere un elenco degli esami del sangue completi sarebbe di grande aiuto. Un check-up regolare con gli esami del sangue completi comprende l’emocromo, che ci racconta tutto quello che c’è da sapere sulle condizioni della emoglobina, sui globuli rossi e sui bianchi. Segue la glicemia, grazie alla quale veniamo a conoscenza dei valori di zuccheri nel sangue. Per conoscere invece lo stato di salute del nostro fegato, dobbiamo ricorrere alle analisi di transaminasi, bilirubina e fosfatasi alcalina.

Anche i reni hanno bisogno di un monitoraggio, e gli esami del sangue completi prevedono la creatininemia, l’uricemia, l’azotemia e l’albumina. Passando quindi al metabolismo dei grassi, ricordiamo di monitorare il colesterolo totale, il colesterolo HDL (che tutti noi chiamiamo colesterolo buono) e i trigliceridi.

Dobbiamo ricordare di chiedere i valori della VES (velocità di sedimentazione degli eritrociti) che ci permette di capire se nel nostro corpo siano in corso, o meno, dei processi di infiammazione. In chiusura di elenco, citiamo la Gamma GT, utile per conoscere le condizioni di salute del fegato e delle vie biliari.

 

Cosa non fare prima del prelievo del sangue

Gli esami completi del sangue richiedono che siano seguite poche ma importanti regole affinché i risultati siano veritieri e non falsati. Prima regola: entro le 8, 12 ore prima che siano svolti gli esami si deve rimanere a digiuno. Non si dovrebbe quindi mangiare, bere alcolici o bevande eccitanti come tè e caffè, né bevande zuccherate. Naturalmente anche il fumo è bandito.

 

In seconda battuta, entro le 12 ore precedenti agli esami del sangue non si dovrebbe svolgere attività fisica, sempre per evitare che i risultati siano invalidati per diversi valori. I farmaci che vengono assunti dovrebbero essere sospesi, a meno che il medico o lo specialista non indichino diversamente. Una terza indicazione, che può essere intuitiva ma che non dobbiamo dare per scontata, risiede nel regime alimentare. Tolte le 12 ore di digiuno richiesto, nei giorni immediatamente precedenti il prelievo sarebbe opportuno non discostarsi dalla propria dieta abituale: mangiare troppo cibo o, al contrario, ridurre drasticamente il proprio apporto di calorie e nutrienti falserebbero comunque i risultati, rendendo non valide anche le considerazioni che il medico potrà fare, in base ai risultati stessi.

 

Quanti tipi di esami del sangue esistono?

 

Gli esami del sangue completi, che abbiamo indicato in precedenza, non esauriscono le possibili analisi di un controllo routinario o specifico. Possiamo infatti indicare il fibrinogeno, un esame che permette di comprendere se il sangue si coagula in modo funzionale oppure no. Conoscere i valori della ferritina ci permette di conoscere le quantità di ferro immagazzinate nel nostro corpo.

Esiste poi una gamma ampia di altre analisi con le quali vengono svolte indagini specifiche: i diversi marcatori per l’epatite B, C e A, la cui presenza indica l’avere contratto questo tipo di patologia a carico del nostro fegato.

Importanti sono anche le analisi delle IgE totali, utili per rilevare allergie. Ogni tumore ha il proprio marcatore, inoltre, e ogni marcatore richiede un'analisi specifica. Altre analisi, infine, permettono di intercettare patologie forse meno gravi, che comunque richiedono attenzione e terapie adeguate; stiamo parlando di analisi per rilevare la rosolia, l’herpes di tipo I e II.

 

Costo degli esami del sangue completi

Una media sul costo degli esami del sangue completi si aggira intorno ai 40, massimo 50 euro. Si parla di esami del sangue completi. In questo costo sono compresi i cosiddetti analiti di base. La parola analita, forse sconosciuta a chi non è del mestiere, molto semplicemente indica la specie chimica oggetto di analisi. Nel dettaglio, se ne determinano la presenza e la concentrazione. Sulla scorta dei risultati, il medico avrà una base per fare o specificare la diagnosi.

 

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