Tumori e attività fisica, la correlazione: come proteggersi

lunedì 4 agosto 2025
Tumori e attività fisica, la correlazione: come proteggersi
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Praticare attività fisica con regolarità rappresenta una delle strategie più efficaci per ridurre il rischio di sviluppare numerose forme tumorali. Oltre ai noti benefici contro il cancro al colon-retto, al seno e all’utero, recenti evidenze — riportate da AIRC — suggeriscono effetti protettivi anche contro i tumori di endometrio, polmone e prostata. Ed è proprio in questo contesto che nasce l’iniziativa “Insieme per la prevenzione”, frutto della collaborazione tra l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e Federfarma. L’obiettivo è diffondere comportamenti salutari attraverso tre passaggi fondamentali: aumentare la consapevolezza sui benefici dell’esercizio fisico, adattarlo all’età, e interrompere con regolarità le situazioni di sedentarietà prolungata.

A partire dal mese di agosto, il focus della campagna si concentra su un messaggio chiave: “L’esercizio fisico ci protegge dai tumori”. Nelle farmacie aderenti, locandine informative illustrano l’impatto positivo del movimento sull’organismo e offrono indicazioni pratiche su come adattare l’attività fisica alle diverse fasce di età per massimizzare l’efficacia nella prevenzione oncologica.

Fare esercizio apporta numerosi benefici: mantiene in salute ossa e muscoli, facilita il transito intestinale, contribuisce al controllo del peso corporeo, stimola il sistema immunitario e riduce la concentrazione di alcuni ormoni, tra cui quelli legati all’utero e al seno. Ma non basta muoversi: è importante farlo con continuità e adeguando l’intensità all’età.

Secondo le linee guida diffuse da AIRC, bambini e adolescenti dovrebbero svolgere attività fisica — moderata o intensa — per almeno un’ora al giorno. Gli adulti, invece, dovrebbero dedicare ogni settimana tra i 150 e i 300 minuti a un’attività di moderata intensità, oppure 75-150 minuti a un’attività intensa, includendo anche esercizi di rafforzamento muscolare.

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Per chi ha superato i 65 anni, valgono le stesse indicazioni previste per gli adulti, ma con un’attenzione in più agli esercizi che aiutano a mantenere l’equilibrio. "Adendo al progetto le farmacie esprimono la propria responsabilità sociale con azioni concrete - sottolinea Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Inoltre, grazie alla loro presenza capillare sul territorio, possono sensibilizzare un gran numero di persone sull’importanza di praticare regolarmente attività fisica al fine di prevenire i tumori. Quello che colpisce in prima istanza è l’'obbligo' salutare rivolto ai bambini che dovrebbero praticare almeno 7 ore di attività fisica alla settimana. Pensando all’aumento del sovrappeso in età pediatrica che si registra in questi ultimi anni, l’indicazione che i genitori possono recepire in farmacia è senza dubbio un valore aggiunto ed educativo di alta rilevanza socio sanitaria".

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Sedersi a lungo, davanti al computer, al televisore o leggendo un libro, può sembrare innocuo, ma in realtà è un’abitudine che va interrotta spesso. "Un consiglio pratico e trasversale che viene lanciato in questa campagna preventiva è spezzare l’attività statica sia lavorativa che ricreativa come le sedute di lettura, davanti alla televisione o al computer - dice Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. Generalmente non viene considerato dannoso, ma è davvero deleterio rimane fermi per ore tanto è vero che AIRC suggerisce vivamente di alzarsi con frequenza dalla sedia o dal divano per dedicare qualche minuto ad una leggera attività fisica che può comprendere semplici esercizi di allungamento per braccia, spalle, collo e piegamenti degli arti inferiori. Gli effetti si vedranno nell’immediato, ma soprattutto nel lungo termine, anche a vantaggio della salute oculare".

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