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Chi si gratta è perduto: il prurito è un campanello d'allarme

Cristina Agostini
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C'è prurito e prurito. Tutto dipende dalla sua intensità, dalla sua localizzazione e dalla causa che lo provoca, e, a parte le arrabbiature che virtualmente fanno prudere le mani, quando si avverte in qualche parte del corpo questa sensazione fastidiosa che innesta il forte desiderio di grattarsi, è sempre utile chiedersi perché ciò avviene. Il prurito infatti, non è una malattia, ma un sintomo di un problema locale o generale, che può essere cioè dermatologico, ma a volte è anche la spia di una patologia che con la pelle non ha nulla a che fare, e in ambedue i casi si tratta di un'esperienza sensoriale che attiva le fibre nervose della superficie cutanea, le quali, una volta stimolate, richiamano il riflesso del grattamento per alleviare il disturbo. Leggi anche: Hai i denti gialli? Una sensazionale scoperta: quale verdura non devi assolutamente mangiare MALATTIE DERMATOLOGICHE - La sensazione di formicolio pruriginoso può derivare dalla presenza di lesioni della pelle ben definite, come la puntura di insetto, oppure da dermatiti allergiche da contatto, dermatiti atopiche, psoriasi, orticaria o lichen planus cronico, ma anche da micosi, impetigine, fotodermatiti ed altre dermatosi più rare come le penfingoidi, la pitiriasi rosea o le irritazioni da herpes virus. Nei bambini quasi tutte le malattie esantematiche provocano il prurito, ed altre condizioni che possono causarlo in modo intenso sono le parassitosi cutanee come la scabbia e la pediculosi (i comuni pidocchi), facilmente diagnosticabili, ma anche la xerósi, l' eccessiva secchezza della pelle, può determinare una forte sensazione pruriginosa, cosa molto frequente negli adulti e negli anziani che utilizzano prodotti per l' igiene quotidiana troppo aggressivi, o che bevono poco e vivono in ambienti molto caldi e secchi. Il comune prurito anale invece, è un sintomo molto fastidioso, che peggiora in genere di notte, nei periodi caldi dell' anno o dopo intenso esercizio fisico, poiché si osserva tipicamente in presenza di sudorazione eccessiva (il sudore è acido), ed è spesso causato da scarsa igiene, da microlesioni dello sfintere, o più raramente da una insorgente neoplasia rettale, mentre nei bambini è frequentemente associato alla presenza di parassitosi intestinali. MALATTIE SISTEMICHE - Quando invece non è individuabile una morbosità locale di tipo cutaneo, il prurito può essere il sintomo premonitore di malattie interne all'organismo, che mandano il loro segnale d'allarme in superficie, a livello cutaneo, per attenzionare il paziente, come per esempio nell'alterata produzione di bile, la quale si deposita sottopelle, irritandola e colorandola di giallo, oppure per livelli eccessivi di acido urico, ma anche di diabete e di malattie della tiroide. Il prurito è associato anche a diversi tipi di neoplasie del sangue, nelle quali spesso è il sintomo premonitore, come nei linfomi e mielomi, ed è un segno precoce spesso sottovalutato, frequentemente notturno, scambiato sovente per allergie cutanee od alimentari e quasi mai diagnosticato, ma è una caratteristica anche di adenocarcinomi solidi quale il tumore ovarico, intestinale, mammario, prostatico, e si manifesta frequentemente in molte malattie virali, nei pazienti affetti da Aids, e nella policitemia del sangue. MALATTIE NEUROLOGICHE - L'istinto di grattarsi è un sintomo che si associa anche a gravi malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla, nella quale, oltre ad essere uno dei primi segni, quando compare, oltre che pruriginoso è anche doloroso, urticante ed intensamente formicolante, e scorre lungo il decorso di un nervo, ma insorge anche come complicanza dell' infezione virale da herpes zoster, il cosiddetto "fuoco di Sant' Antonio", con le stesse caratteristiche brucianti e dolorifiche simili a quelle delle ustioni cutanee. MALATTIE PSICHIATRICHE -  In molte patologie psichiatriche invece, il prurito insorge non come sintomo premonitore, ma come conseguenza di lesioni da grattamento, un istinto tipico di questo tipo di pazienti, i quali si autoproducono ferite ed escoriazioni cutanee profonde ed importanti, essendo affetti da disturbi ossessivi o compulsivi non dominabili, oppure da vari stati di depressione e gravi inclinazioni di alterato comportamento alimentare. Il prurito psicologico o da stress invece non esiste, perché si tratta sempre di una patologia sottostante non diagnosticata, e quando questo fastidio persiste nel tempo è sempre necessario individuarne l' eziologia per curarlo e guarirlo. ALTRE CAUSE DI PRURITO - Molti sono i farmaci che, come effetto collaterale, provocano il prurito, dovuto ad allergie al principio attivo, ad intolleranze, al sovraccarico od intossicazione, con caratteristiche eruzioni cutanee puntiformi, ed in questi casi è sufficiente sospendere il farmaco incriminato per far regredire in 24 ore la sintomatologia. Esistono inoltre molte intolleranze ad additivi alimentari, come conservanti e coloranti, scambiate per incompatibilità con alcuni tipi di cibo, che, oltre ad essere improbabili, causano, quando presenti, varie e diverse sintomatologie addominali associate al formicolio cutaneo. CURA E TERAPIA - Il trattamento dipende dalla malattia di base, ma per alleviare i sintomi e diminuire gli effetti collaterali collegati al prurito è fondamentale l' uso degli antistaminici, e spesso anche dei cortisonici, in creme o in compresse, e nel caso di cause extra cutanee occorrerà procedere a una serie di accertamenti per giungere ad una diagnosi differenziale con le molte malattie e condizioni in grado di provocarlo. Il prurito quindi, a differenza di quanto si crede, non è un sintomo solo dermatologico, ma è comunque la spia di una irritazione delle terminazioni nervose della pelle che possono venire stimolate dal profondo dell' organismo, e tale sensazione cutanea che induce a grattarsi causata da cause esterne, (fisiche, chimiche o parassitarie), oppure interne (tossiche, nervose o medicamentose) è uno dei segnali più immediati e più utili che il nostro corpo ci invia per richiamare la nostra attenzione. Che non deve essere sottovalutata od annullata soltanto con una rapida "grattatina". di Melania Rizzoli

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