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Gad Lerner: "Marco Travaglio? Non me lo vedo a condurre una sua trasmissione, può funzionare solo con Santoro"

Andrea Tempestini
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Dopo aver premesso che, a lui, della lite tra Marco Travaglio e Michele Santoro interessa poco, Gad Lerner si presta ad alcune previsioni sul futuro del vicedirettore del Fatto Quotidiano. Secondo Gad, infatti, Travaglio è "un perfetto ospite da talk-show". Sul suo blog Lerner scrive che Travaglio "come tale viene molto richiesto e, se lo ritenesse, non ci vedrei niente di male che si facesse pagare profumatamente le comparsate, a gettone o con contratti stagionali". Però poi Gad nota che "è solo nel contesto della trasmissione di Michele Santoro che poteva collocarsi efficacemente il suo monologo da 6-7 minuti, invenzione felice perché organica al contesto drammaturgico creato dal 'vecchio' conduttore e reso tagliente dalla cattiveria del 'giovane'. Non me lo vedo - prosegue - a fare il solista altrove, Travaglio, se non sui palchi teatrali di un pubblico a lui completamente devoto che già intrattiene felicemente". Gad, insomma, pronostica al vicedirettore del Fatto un futuro non semplice. Poi arriva anche la bocciatura: "Tanto meno riesco a immaginare una trasmissione televisiva condotta da Marco Travaglio o basata su una sua inchiesta. La requisitoria - conclude - è un genere diverso dall'inchiesta. La prima si avvale di un forte distacco dalla realtà che vuoi denunciare; la seconda richiede un delicato abbinameto fra senso critico e umana empatia".

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