Milano, Matteo Salvini: "Esercito per le case occupate, controlli porta a porta"
Per liberare dagli occupanti abusivi le case popolari "i quattro o cinque vigili che il Comune manda non servono proprio a niente" spiega Matteo Salvini. Il segretario della Lega Nord, così, propone la sua personalissima e radicale ricetta ai microfoni di Telelombardia. Il segretario, senza peli sulla lingua, propone di organizzare "centinaia di militari che facciano un lavoro porta a porta per controllare tutti gli abitanti delle case popolari". In campo, per Salvini, deve scendere l'esercito. Pensiero condiviso - L'assessore regionale alla Casa, Paola Bulbarelli, non si mostra molto distante dalla posizione del leghista, anche se aggiunge che "la gente mica possiamo mandarla a vivere sotto i ponti. Ma ci stiamo attrezzando per stringere accordi con delle associazioni che accolgano le famiglie sgomberate". Come anche il Pirellone, detentore dell'Aler, Azienda Lombarda Edilizia Residenziale, che promette di passare alla linea dura, in contrapposizione "con il lassismo del Comune. Presto via agli sgomberi su larga scala e riassegnazione dell'alloggio nel giro di 48 ore". Contrario Palazzo Marino - Da Palazzo Marino risponde l'assessore alla Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino: "Salvini fa propaganda per coprire la gestione fallimentare di Aler. Bastano le forze dell'ordine per gli sgomberi". Secondo Umberto Ambrosoli di Patto Civico "l'abusivismo è arrivato ai livelli di oggi perché si è lasciato andare troppo avanti il degrado. Meglio sarebbe impiegare risorse e uomini per il risanamento e la riqualificazione di quei quartieri così a lungo abbandonati".