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Rcs, Diego Della Valle contro John Elkann: "A che titolo parli?"

Andrea Tempestini
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In quella che da mesi è la redazione più agitata d'Italia, quella del Corriere della Sera diretta da un Ferruccio de Bortoli dato eternamente in uscita, viene scritto un nuovo capitolo della velenosa storia nella quale si oppongono gli azionisti di peso. Tutto nasce dalle parole di John Elkann: "Non c'è ragione per cambiare chi lavora bene", ha affermato riferendosi all'ad di Rcs, Pietro Scott Jovane, da tempo nel mirino della redazione (e del direttore) per la gestione non solo del Corsera e della storica sede di via Solferino. Elkann, inoltre, ha nei fatti confermato (per l'ennesima volta) il prossimo cambio di direzione, previsto per aprile 2015: "Il comunicato stampa emesso a suo tempo era molto chiaro e determinava tempi a anche il processo" per la successione a de Bortoli. Come detto, la comunicazione dello scorso 31 luglio fissava il cambio del testimone ad aprile del prossimo anno, in concomitanza con l'assemblea degli azionisti del gruppo editoriale. Di fatto Elkann, nel corso di un convegno alla fondazione Agnelli, ha smentito le voci su un possibile prolungamento della direzione di Ferruccio anche dopo l'assemblea di aprile. "Ma che cosa parli?" - Cambiare la road map, come sottolinea Repubblica, ora sarebbe impresa davvero ardua. Infatti, all'assemblea degli azionisti che si terrà tra cinque mesi, si dovrebbe coagulare una sorta di santa alleanza anti-Fiat che vada dal secondo azionista, Diego Della Valle, e fino a Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo, ma è arcinoto come tra questi ultimi due, eufemisticamente, non corra buon sangue. Tanto che, non a caso, stretto in un'assemblea degli azionisti che lo reputa molto più che un corpo estraneo, Della Valle nei giorni scorsi abbia definito il suo investimento in Rcs "tutto sbagliato" e nel quale "non ho potuto toccare palle". Pronta la risposta di Elkann: "Dai risultati dell'ultimo trimestre - gli ha fatto notare sibillino - si vede che Rcs è in netta progressione rispetto allo scorso anno". Ma la replica che ha fatto più rumore è quella arrivata nella serata di venerdì e firmata proprio da Della Valle, stizzito per l'intervento di Elkann sulla conferma del percorso che porterà al cambio ai vertici di via Solferino: "Sono fuori dall'Italia e mi dicono che Jaki Elkann ha fatto ancora dichiarazioni sulla gestione di Rcs. Non capisco a che titolo parli. Rcs è una società quotata in Borsa che deve rispondere al mercato e a moltissimi azionisti, alcuni dei quali rilevanti, che non mi risulta abbiano delegato Elkann a parlare per contro loro". La guerriglia tra azionisti continua.

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