Servizio pubblico, la sfuriata di Michele Santoro quando Giorgia Meloni parla di pensioni d'oro
Guai a toccargli le pensioni d'oro in diretta, perché Michele Santoro s'arrabbia. Ci ha provato al leader di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Giorgia Meloni, nell'ultima puntata di Servizio Pubblico, e non è finita affatto bene. Si parlava del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il giudizio della volitiva Giorgia non è stato morbido: "Non arriva da Marte. Per tanti anni ha avuto importanti responsabilità, gli auguro di essere migliore di un suo predecessore a cui lui si lega direttamente, Oscar Luigi Scalfaro". Tra le colpe del Mattarella non ex ministro e parlamentare Dc, ma quello membro della Corte costituzionale, secondo la leader di FdI c'è proprio il suo atteggiamento sulle pensioni d'oro. "Quando nel suo discorso dice che rispettare la Costituzione significa che ciascuno deve concorrere con lealtà alle spese della comunità nazionale, io non posso non ricordare - è l'appunto della Meloni - che il Mattarella giudice costituzionale non votò in dissenso quando la Corte giudicò incostituzionale il prelievo di solidarietà su quella vergogna rappresentata da gente che prende pensioni fino a 90mila euro al mese". La Corte "iniqua" - "Io feci notare - continua la Meloni - che c'era qualcosa che non andava se la Corte costituzionale giudicava incostituzionale intervenire sulle pensioni d'oro e invece giudicava costituzionale intervenire sulle pensioni da 1.400 euro di cui la Fornero ha bloccato l'indicizzazione. Se Mattarella allora avesse alzato la voce sarebbe stato meglio". E qui Santoro si scalda: "Per fortuna non c'è lei nella Corte costituzionale, altrimenti andremmo avanti un tanto al chilo, a forza di populismo". "No, è vergognoso perché c'è una sentenza che spiega che non si può intervenire sulle pensioni d'oro perché altrimenti dovresti intervenire in egual misura sui redditi. Perché non è stato fatto lo stesso quando si è deciso di bloccare le indicizzazioni delle pensioni da 1.400 euro? Glielo dico io: perché nel primo caso si colpiscono i potenti e nel secondo la povera gente". La "furbata" dei giudici - E visto che la Meloni non cede, ribadendo l'iniquità dei giudici ("Che godono tutti di pensione d'oro", sottolinea), allora Zio Michele sale sulle barricate: "Quindi lei accusa la Corte costituzionale, siamo un Paese che non c'ha controllo di legalità...". Secca la replica della leader di Fratelli d'Italia: "Santoro lei mi deve spiegare perché i giudici nominano presidente della Corte il collega più anziano pochi mesi prima della fine del suo mandato, per garantirgli una pensione maggiore". E qui Zio Michele, campione di populismo (ma solo se col vento in poppa), decide di cambiare discorso: "E' un'altra questione". "Sì, ma vergognosa", aggiunge l'altra ospite Barbara Palombelli.