Veronica Panarello, la madre: "Mia figlia è un puttana, un mostro"
"Le persone presenti nell'abitazione di Loris sono tutti cornuti e puttane, senza nessuna esclusione, compresa Veronica che ha fatto le corna a suo marito". Questo un brano delle intercettazioni telefoniche a carico della madre di Veronica Panarello, Carmela Anguzza, depositate dagli inquirenti con la conclusione delle indagini relative all'omicidio del piccolo Loris Stival, avvenuto a Santa Croce Camerina (Ragusa) il 29 novembre 2014. La madre della sospettata, dunque, afferma che sua figlia è una "puttana". E ancora, Carmela prosegue parlando del cacciatore, Orazio Fidone, sospettato dei primi giorni: "Non è lui l'omicida - spiega parlando con un amico - solo che rimane sospettato e che, comunque, lui sta coprendo qualcuno in quanto, ricevendo le indicazioni telefonicamente, glielo hanno fatto trovare poiché era impossibile individuare il cadavere all'interno del canalone". In un'altra intercettazione telefonica, la nonna di Loris parla ancora della figlia, affermando che "Veronica all'età di 16 anni ha conosciuto Davide ed è andata via di casa, quindi non è stata lei a buttarla fuori quella allianata" (in dialetto persona malata di mente, ndr). Durante la discussione Anguzza ricorda anche quando Veronica tentò di avvelenarsi e fu ricoverata presso l'ospedale di Caltagirone. Ma non è tutto, definisce anche la figlia "un mostro": "Quella gran disgraziata, ma ti rendi conto? Un mostro ho creato. Va bene che lei è capace di tutto".